I display utilizzati nella serie Xperia Z3 introducono diverse nuove tecnologie, che garantiscono una luminosità superiore rispetto a quelli utilizzati per Xperia Z2 senza impattare sulla durata della batteria. Questo è possibile grazie a tre caratteristiche, che per comodità e per una più facile lettura riassumeremo nell’elenco qui sotto.
- Algoritmo contrasto adattivo locale: in pratica si occupa di analizzare ogni singolo pixel e di ottimizzarne il contrasto, così da controllare la quantità di luce che ogni singola cellula lascia passare. Questo permette di sfruttare la massima luminosità possibile senza un utilizzo maggiore della batteria.
- Tonalità di bianco: ci sono varie tonalità di bianco, più calde oppure più fredde. Sony ha scelto di adottare una tonalità di bianco che possa garantire un’alta luminosità e allo stesso tempo un basso consumo energetico, raggiungendo così il giusto compromesso fra entrambi gli aspetti.
- LED più luminosi: sono stati adottati dei LED a più alta efficienza luminosa, così da poter aumentare la luminosità senza dover aumentare la potenza della retroilluminazione.
A questo va aggiunto poi che il sistema è in grado di dedicare parte della RAM al salvataggio di ciò che si sta visualizzando sul display: ciò significa che quando si sta visualizzando un’immagine statica, il display non ha bisogno di utilizzare il processore per aggiornarla costantemente. Questo fa sì che il display usi molto meno il processore e che quest’ultimo, a sua volta, usi meno energia, risparmiando così batteria.
E’ esattamente lo stesso processo che abbiamo visto a bordo del G2 e lanciato da LG oltre un anno fa, conosciuto come G-RAM. Per concludere, Sony afferma che tutto questo si traduce concretamente in un display più luminoso del 20% rispetto ai precedenti pannelli e in una durata della batteria fino a 2 giorni di utilizzo.