Secondo uno studio condotto da NPD su 5400 utenti statunitensi starebbe crescendo il numero di persone che preferiscono uno smartwatch a un fitness tracker per monitorare le loro attività fisiche e la loro salute.

Attualmente la maggior parte delle persone che svolgono abitualmente esercizio fisico utilizza un fitness tracker ma le moltissime funzionalità degli smartwatch stanno conquistando i cuori di moltissimi utenti, in particolare i runner, che li utilizzano più delle classiche smartband.

Il problema dei fitness tracker è che si stanno evolvendo troppo lentamente e la maggior parte dei modelli in commercio si limita a conteggiare passi, sonno, calorie bruciate e in alcuni casi battito cardiaco. Gli smartwatch offrono molte funzioni aggiuntive, soprattutto dedicate a discipline particolari come yoga e pilates.

Questo non significa che la domanda di fitness tracker sia in diminuzione, quanto piuttosto che gli utenti iniziano a richiedere dei dispositivi maggiormente orientati agli esercizi, in grado cioè di seguirli negli allenamenti con programmi specifici che li aiutino a migliorare le prestazioni.

Gli smartwatch invece si stanno ritagliando una importante fetta di mercato, dopo essere stati additati spesso come prodotti di nicchia, e sempre più utenti ne comprendono le enormi potenzialità, anche e soprattutto come dispositivi dedicati al monitoraggio della propria attività fisica.

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