Google continua a rafforzare la componente AI della sua app principale, e gli ultimi indizi arrivano da un teardown della versione beta 16.43.60. L’analisi del codice ha svelato una serie di funzioni in fase di test, pensate per migliorare la fluidità delle conversazioni in Search Live, ampliare l’integrazione dell’AI Mode e perfezionare gli strumenti di markup di Gemini.
Indice:
Search Live: arriva il controllo sulle interruzioni
Come saprete, Search Live è quella funzione dell’AI Mode che punta ad alzare ulteriormente l’asticella nella ricerca basata sull’IA tramite le capacità multimodali, conversazionali e vocali di Gemini permette dunque di interagire con Google in tempo reale, usando la voce o la fotocamera.
Nella nuova beta esaminata dai colleghi di Android Authority, gli sviluppatori hanno introdotto un’impostazione inedita chiamata “Interrupt Live responses”, che dà agli utenti la possibilità di decidere se interrompere o meno l’assistente durante le risposte.
Chi preferisce che l’AI completi la frase senza essere fermata può disattivare l’interruttore: in questo modo, anche parlando a metà, il sistema continuerà fino alla fine della risposta. È una piccola ma utile miglioria per rendere le conversazioni più naturali, evitando tagli involontari.
La funzione è nascosta nel menu delle impostazioni di Search Live, accessibile dai classici tre puntini in alto a destra. Nella stessa sezione, gli sviluppatori stanno sperimentando anche un sistema di sottotitoli in tempo reale, che mostra il testo di ciò che l’AI sta dicendo direttamente nella parte inferiore dello schermo. Un’aggiunta utile per chi preferisce leggere o per chi si trova in ambienti rumorosi.



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AI Mode come opzione dedicata nella barra di ricerca
Parallelamente, Google sta lavorando per rendere AI Mode più accessibile e meno automatico. In precedenti build, l’attivazione avveniva in modo indiretto, quando si allegava un’immagine o un video a una ricerca. Ora, invece, come potete notare dalle schermate, l’AI Mode comparirà come opzione separata nella barra di ricerca, accanto alle voci “Galleria” e “Fotocamera”.
Sarà possibile quindi scegliere consapevolmente se attivare la modalità AI prima di digitare o caricare contenuti. Una volta attivata, comparirà una piccola etichetta sotto la barra (“AI Mode”), che potrà essere rimossa con un semplice tocco sulla “×”.
L’obiettivo è offrire maggiore controllo e trasparenza su quando l’assistenza AI entra in gioco, rendendola una funzione facoltativa anziché automatica.



Gemini perfeziona gli strumenti di markup
Un’altra parte del codice analizzata riguarda Gemini, il motore AI che gestisce la parte visiva e multimodale dell’app. Già la scorsa settimana erano stati scoperti i nuovi strumenti di markup per le immagini, che permettono di disegnare su una foto per indicare all’AI su quale area concentrarsi, una funzione simile a Circle to Search, ma più flessibile.
Nella nuova beta, Google ha aggiunto una dicitura esplicativa che compare quando si carica un’immagine: “Disegna sull’immagine per mostrare a Gemini come desideri trasformarla”. Questo suggerimento chiarisce il funzionamento del tool e conferma che il rollout della funzione è ormai vicino.
È comparsa anche una nuova voce “Text” nella barra degli strumenti di markup, sebbene al momento sembri inattiva. Probabilmente consentirà di inserire annotazioni testuali sulle immagini, ma Google non ha ancora attivato la funzione.


Tutte queste modifiche puntano a rendere l’app Google un centro unico per la ricerca e l’assistenza basate sull’intelligenza artificiale, in cui da una ricerca si passa a una conversazione in modo fluido.
Per quanto concerne la disponibilità, al momento non ci sono date ufficiali per l’arrivo di queste funzioni nella versione stabile dell’app. Tuttavia, la presenza di descrizioni e interfacce già operative nel codice suggerisce che il rollout potrebbe avvenire nelle prossime settimane, almeno per un gruppo ristretto di tester.
