Gemini, l’assistente di Google basato sull’intelligenza artificiale, continua ad essere protagonista di un lungo processo evolutivo che lo sta, passo dopo passo, trasformando in un vero e proprio agente IA, utile per controllare qualsiasi aspetto presente sullo smartphone interagendovi con linguaggio naturale.
Oltre a lavorare ad alcune potenzialità che arriveranno in futuro, a cui si aggiunge la nuova “Progetti” di cui parleremo in questo articolo, il team di sviluppo cerca di continuo di migliorare l’esperienza utente offerta dall’app e, in tal senso, emergono alcuni cambiamenti che potrebbero arrivare in futuro e che discuteremo a breve.
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L’app di Gemini per Android potrebbe ricevere alcune modifiche
Google cerca in tutti i modi di perfezionare l’interfaccia utente dell’app di Gemini in tutte le sue sfaccettature, Web o mobile che sia. Sui dispositivi Android, l’assistente “vive” all’interno di App Google e le versioni beta di quest’app spesso nascondono elementi in via di definizione o sviluppo.
Analizzando il codice sorgente della versione 16.37.46 beta di App Google, il noto insider AssembleDebug ha individuato (e abilitato) alcune modifiche all’interfaccia utente nell’app dell’assistente che, rispetto ad oggi, potrebbe diventare più “snella” (via Android Authority).
- Nel menù dell’account, App (ex Estensioni) diventerà App Connesse per riflettere meglio il modo in cui l’assistente è integrato con altri servizi.
- Svariate modifiche poi investiranno la schermata di una chat:
- il pulsante per avviare una nuova chat sostituire l’icona per il menù dell’account.
- Accanto al “titolo” della chat, comparirà una freccia dalla quale si apre un menù che contiene strumenti quali “condividi”, “fissa”, “rinomina” ed “elimina” (finora sono stati accessibili solo dalla barra laterale, effettuando un tap prolungato su una chat).
- Sotto al titolo della chat, infine, non vi sarà più il modello utilizzato; esso verrà spostato nella barra degli strumenti in basso.
Tutte queste modifiche atte a semplificare l’interfaccia utente sono in fase di test e non c’è garanzia che possano essere implementate su larga scala. Con le prossime versioni beta di App Google potremmo avere nuovi riscontri.
“Progetti” potrebbe essere la prossima aggiunta alle potenzialità di Gemini
Andando oltre rispetto alle modifiche all’interfaccia utente appena discusse, pare che Google stia lavorando per implementare in Gemini una nuova potenzialità che amdrà ad affiancare My Stuff/Created by you tra le funzioni raggiungibili attraverso la barra laterale.
Sempre analizzando la versione 16.37.46 beta di App Google, il solito AssembleDebug ha trovato il modo di abilitare la funzionalità Progetti (via Android Authority), già scoperta ad agosto nella versione Web dall’utente X @testingcatalog.
Questa funzione dovrebbe ricalcare quella omonima disponibile su ChatGPT: nella versione di OpenAI, i progetti sono cartelle smart in cui è possibile caricare e organizzare documenti correlati di vario tipo; ogni progetto può avere istruzioni specifiche, personalizzate in base alla destinazione d’uso; ogni progetto ha un suo contesto “distinto”.
In soldoni, quindi, la versione Made by Google di Progetti potrtebbe quindi essere una sorta di integrazione in Gemini delle potenzialità di NotebookLM, quella funzione che consente di creare blocchi di appunti basati su fonti caricate dall’utente.
Non è ancora chiaro il funzionamento esatto di Progetti all’interno dell’assistente targato Google ma ne sapremo di più nelle prossime settimane. L’insider fa sapere che, almeno all’inizio, non sarà possibile creare progetti dall’app mobile ma dovranno affidarsi all’app Web dell’assistente per farlo.
Come scaricare o aggiornare l’app dell’assistente IA di Google
Gemini è disponibile ufficialmente in Italia sia come Web App (al sito https://gemini.google.com/app) che come “app” per dispositivi Android (è sempre parte di app Google, alla pari di Google Assistant), con la pagina dell’app sul Google Play Store che è raggiungibile tramite il badge sottostante.
Al netto del collegamento alla funzionalità è bene verificare che sul vostro dispositivo sia installata la più recente versione di App Google che, come detto, è il vero “contenitore” dell’assistente basato sull’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View: per farlo, basterà effettuare un tap sul badge sottostante e, ancora, su “Aggiorna” nel caso in cui venisse segnalata la presenza di un aggiornamento.