Google continua a spingere forte sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nei suoi servizi, e questa volta tocca a Google Foto, l’app di gestione e modifica immagini che ormai da anni accompagna gli utenti Android. Dopo aver debuttato in esclusiva sui nuovi Pixel 10, la funzione di editing conversazionale sta iniziando a raggiungere un pubblico più ampio negli Stati Uniti, con la promessa di un rollout progressivo anche su altri dispositivi.

Si tratta di una novità che avevamo già anticipato qualche settimana fa, in occasione della presentazione dei Pixel 10 e delle altre novità software di Google: un sistema di editing rivoluzionario che consente di modificare le immagini semplicemente “parlando” con l’app o scrivendo un comando testuale, senza dover passare da strumenti e menu complessi.

Ora, con l’avvio della distribuzione negli USA, l’editing conversazionale non è più solo un’anteprima per pochi: Google sembra pronta ad aprire la porta a tutti gli utenti Android, e non è escluso che il rollout possa estendersi prossimamente anche in Italia.

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Come funziona l’editing conversazionale di Google Foto

Con questa nuova modalità, non è più necessario selezionare manualmente strumenti o regolare cursori. Al contrario, basta toccare l’opzione “Aiutami a modificare” all’interno dell’editor e descrivere ciò che si desidera ottenere, sia con un comando vocale che digitando un testo.

Esempi pratici? È possibile chiedere “Illumina il volto della persona al centro”, “Rendi i colori più caldi” o “Elimina l’oggetto sullo sfondo”. L’intelligenza artificiale di Google, basata sui modelli Gemini, capisce il contesto e applica la modifica nel giro di pochi secondi.

Per chi preferisce un approccio rapido, ci sono suggerimenti preimpostati come “Migliora questa immagine”, che ottimizzano automaticamente contrasto, luminosità e colori. Ma la vera forza dell’editing conversazionale sta nella possibilità di combinare più comandi in un’unica richiesta. Ad esempio, si può dire: “Rimuovi i riflessi dal vetro, rendi i colori più vivaci e aggiungi un cielo più luminoso”. Tutto senza passare da uno strumento all’altro, come se si stesse dialogando con un assistente.

La funzione non si limita alle correzioni: è pensata anche per interventi creativi. Google ha mostrato esempi fantasiosi, come spostare un animale da un contesto a un altro o aggiungere dettagli scenografici. Si tratta, a tutti gli effetti, di un editor che si avvicina sempre più all’immaginazione dell’utente.

Per ora il rollout riguarda gli Stati Uniti, ma come accaduto con altre novità di Google Foto, è molto probabile che l’editing conversazionale arrivi progressivamente anche in Europa e quindi in Italia nei prossimi mesi. Non resta che attendere l’annuncio ufficiale di Big G e l’aggiornamento dell’app.