Chiunque abbia uno smartwatch sa che scegliere il quadrante giusto non è solo questione di estetica ma anche di prestazioni e ottimizzazione; alcuni sono leggeri e snelli, altri invece, pur belli e ricchi di animazioni, finiscono per trasformarsi in veri e propri “vampiri” della batteria, riducendo drasticamente l’autonomia del dispositivo a causa di un consumo energetico spropositato.

Ebbene, con l’ultimo aggiornamento del Google Play Store (versione 47.7), Big G ha deciso di correre ai ripari introducendo un nuovo sistema di avvisi pensato proprio per aiutare gli utenti di Wear OS a evitare spiacevoli sorprese. Scopriamone i dettagli.

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Quadranti e batteria: un rapporto complesso

Come saprete, non tutti i quadranti sono uguali: alcuni mostrano solo l’ora e poche altre informazioni statiche scegliendo un approccio minimale, consumando una quantità minima di energia.

Altri ancora riescono a essere più efficienti e ottimizzati in quanto realizzati direttamente da Google stessa, come nel caso dei quadranti per Pixel Watch.

I più insidiosi fanno largo uso di animazioni complesse, effetti visivi pesanti, dati in tempo reale e interazioni continue con lo smartphone: elementi che, per funzionare, richiedono una potenza di calcolo maggiore e un accesso costante a sensori e connettività.

Il risultato è un consumo energetico superiore alla media, infatti bastano poche ore di utilizzo per accorgersi che l’autonomia dello smartwatch è crollata. Finora, non esisteva un modo chiaro per capire in anticipo quali quadranti avrebbero inciso sulla durata della batteria.

Google pertanto ha deciso di rendere più trasparente la scelta, introducendo un sistema di avvisi che comparirà direttamente nelle schede informative dei quadranti sul Play Store al momento del download.

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Come funzionano i nuovi avvisi del Google Play Store

Con la versione 47.7 del Google Play Store, quando un utente visiterà la pagina di un quadrante potenzialmente energivoro, troverà un messaggio di avviso.

Tutto sta nel segnalare in anticipo che quel particolare quadrante potrebbe incidere negativamente sull’autonomia del dispositivo.

Gli avvisi riguarderanno principalmente i quadranti caratterizzati da:

  • Animazioni complesse o costanti, come effetti visivi in movimento continuo.
  • Dati dinamici aggiornati in tempo reale, ad esempio previsioni meteo sempre attive o aggiornamenti di fitness costanti.
  • Interazioni frequenti con lo smartphone, che obbligano lo smartwatch a scambiare dati di continuo con il telefono.

Ovviamente sarà possibile installare e utilizzare il quadrante che si preferisce ma con la rinnovata consapevolezza offerta da queste segnalazioni, sapendo che un quadrante “troppo ricco” potrebbe ridurre la batteria in maniera significativa.

Chi installerà la nuova versione non dovrà fare nulla in quanto i messaggi di avviso compariranno automaticamente nelle schede dei quadranti, quando pertinente.

Con i nuovi avvisi, Google riduce il fenomeno della scelta casuale in cui gli utenti non dovranno più affidarsi esclusivamente a recensioni o al passaparola per capire se un quadrante drena troppa energia.

Negli ultimi anni, Google e i produttori partner hanno lavorato per migliorare autonomia e ottimizzazioni, ma ogni dettaglio conta e rendere più trasparente l’impatto energetico dei quadranti è un modo per ridurre ulteriormente le criticità e aumentare la soddisfazione degli utenti.

Un altro lato di questa novità è che si tratta di una funzione che mette al centro la responsabilità condivisa tra sviluppatori e utenti in quanto i primi saranno incentivati a creare quadranti più efficienti per non venire bollati come quadranti energivori; i secondi avranno uno strumento per fare scelte più informate.

L’aggiornamento 47.7 del Google Play Store è attualmente in via di rilascio e nel corso delle settimane dovrebbe raggiungere un numero crescente di utenti. Alcuni tester, ad esempio, hanno verificato che sui Galaxy Watch 8 con Wear OS 6 l’avviso non è ancora comparso.

È probabile che Google stia distribuendo la novità in maniera graduale, come spesso accade con gli aggiornamenti del Play Store.

Possiamo affermare che con questa mossa, Google dimostra ancora una volta di voler affinare l’esperienza d’uso di Wear OS, puntando su trasparenza e praticità. Resta ora da capire quanto rapidamente la funzione sarà distribuita e se in futuro verrà estesa anche ad altre aree della piattaforma.