Google continua a sperimentare con il design di Android Auto, e questa volta il cambiamento riguarda, ancora una volta, la palette dei colori.

Dopo aver reso l’interfaccia più espressiva con il Material 3 Expressive e l’integrazione cromatica basata sullo sfondo del telefono, il colosso di Mountain View sembra intenzionato a ridurre la saturazione e l’impatto visivo, puntando su tonalità più tenui con l’obiettivo di migliorare la leggibilità. Scopriamo i nuovi colori in fase di test.

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Android Auto testa nuovi colori più sobri per una maggiore accessibilità, a scapito dell’espressività

Negli ultimi mesi, Android Auto ha adottato i principi del Material 3 Expressive, ereditando i colori generati automaticamente dal sistema operativo Android a partire dallo sfondo scelto dall’utente.

A quanto pare questa soluzione, seppur molto popolare tra gli utenti mobile, ha si dato vita a interfacce più personalizzate e accattivanti, ma non sempre ottimali in un contesto di guida in cui la visibilità e la chiarezza di colori e testi sono fondamentali.

Alcune tonalità particolarmente accese, infatti, potevano risultare troppo brillanti o addirittura distraenti durante la guida.

Ebbene, con la nuova versione 15.1.653404, individuata tramite un’analisi dell’APK da parte dei colleghi di AndroidAuthority, Google sembra voler correggere il tiro, scegliendo un approccio più equilibrato: non più una gamma di colori troppo vivida, ma un “Primary Color” derivato dal set cromatico dello sfondo, meno vibrante e più adatto a un’interfaccia che deve restare chiara, ma non invasiva.

Le differenze tra interfaccia attuale e quella in test

Come potete notare, le prime schermate trapelate mostrano bene il cambiamento. Attualmente Android Auto utilizza accenti cromatici piuttosto saturi sia in modalità chiara che in modalità scura, rendendo l’interfaccia vivace e facilmente riconoscibile. Con la nuova palette, invece, gli stessi elementi grafici appaiono più smorzati e desaturati.

La differenza non è drastica, ma evidente soprattutto nei colori; i pulsanti, le schede e i menu mantengono le stesse posizioni e funzioni, ma le tonalità scelte risultano più neutre e meno appariscenti. Un impatto visivo sicuramente più chiaro e visibile che migliora l’accessibilità alla guida ma che inevitabilmente si allontana dai canoni principe del Material 3 Expressive, almeno per quanto riguarda le scelte cromatiche.

Gli screenshot comparativi mostrano chiaramente questa evoluzione: da un lato l’attuale Android Auto, con tocchi cromatici brillanti; dall’altro la nuova interfaccia in test, più uniforme e meno accesa.

Resta da capire se questo cambio sarà imposto a tutti o se Google introdurrà la possibilità di scegliere tra più opzioni cromatiche, lasciando agli utenti la libertà di preferire un look più vivace o più sobrio.

Le prime reazioni, come spesso accade con i cambiamenti grafici, sono polarizzate.

Stando a quanto emerso online, alcuni utenti accolgono con favore la novità, ritenendo che i colori meno saturi rendano l’interfaccia più elegante e meno stressante per gli occhi, soprattutto durante i viaggi notturni.

Altri, invece, lamentano la perdita di personalità e carattere dell’interfaccia, giudicandola ora troppo spenta e anonima e lontana dal Material 3 Expressive.

Ciò che si auspica è che Google possa introdurre una scelta opzionale, permettendo a chi lo desidera di mantenere la vivacità attuale. In questo modo si soddisferebbero entrambi i fronti, un po’ come accade con i profili colore dei display degli smartphone in cui viene data la possibilità di scegliere tra un look più vivace e uno più naturale.

La modifica cromatica è ancora in fase di test

È importante sottolineare che, al momento, queste modifiche sono solo sperimentali. Non risultano ancora in distribuzione pubblica, e Google non ha rilasciato comunicazioni ufficiali in merito.

Il fatto che il codice sia già presente nella versione 15.1.653404 di Android Auto indica che la funzionalità è in fase avanzata di sviluppo, ma non è detto che arrivi mai a tutti gli utenti. Google è solita testare numerose varianti cromatiche e d’interfaccia prima di definire una soluzione; pertanto potrebbe decidere di continuare a sperimentare, raccogliere feedback e infine mantenere o scartare questa soluzione.