Dopo mesi di problemi, malfunzionamenti di Google Assistant e malcontento generale per un’attesa che sembrava infinita, in occasione del keynote Made By Google 2025, il colosso ha annunciato ufficialmente che il futuro della smart home passerà per “Gemini for Home”, la nuova piattaforma di intelligenza artificiale che prenderà gradualmente il posto del controverso Google Assistant il quale negli ultimi tempi stava iniziando a mostrare i segni dell’età.

Scopriamo tempistiche, dettagli e gli inevitabili interrogativi che emergono da questo annuncio.

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Da Assistant a Gemini: l’inevitabile transizione ha finalmente un mese d’inizio

Negli ultimi due anni, Google ha portato avanti un piano di rinnovamento profondo, con Gemini al centro della propria strategia AI che, in virtù di questo, ha sostituito Assistant in ogni angolo del proprio ecosistema.

Ebbene, mancavano ormai all’appello i dispositivi smart per la domotica come i Nest, ancora oggi relegati a Google Assistant il quale, come accennato e raccontato dagli articoli delle ultime settimane, sta vivendo dei mesi turbolenti tra malfunzionamenti e difficoltà anche a completare i task più basilari.

Oggi, finalmente, la transizione appare sempre più chiara: Gemini non è più un’opzione, ma una destinazione obbligata.

Dopo aver debuttato sugli smartphone Android, l’AI di nuova generazione arriverà presto anche nei dispositivi domestici.

Dispositivi intelligenti come Nest Audio e Nest Hub saranno tra i primi a ricevere il supporto di Gemini for Home. Google promette un assistente più capace, più naturale nella conversazione e soprattutto in grado di interpretare richieste complesse e contestuali che Assistant faticava a gestire.

Cosa potrà fare Gemini for Home

Le funzioni di base resteranno familiari: controllo dei dispositivi smart, riproduzione musicale, gestione di agenda e promemoria con l’aggiunta della potenza conversazionale senza precedenti; ma Gemini introdurrà un salto qualitativo nella comprensione delle richieste.

Esempio pratico: mentre oggi è possibile dire ad Assistant di abbassare le luci in cucina, con Gemini sarà possibile chiedere di farlo ovunque tranne che in una stanza specifica e ottenere un risultato coerente grazie alla comprensione contestuale e della conversazione.

Inoltre sarà possibile conversare con Gemini in maniera più naturale grazie all’integrazione con Gemini Live, l’esperienza conversazionale già vista sugli smartphone.

La stessa Google, nel comunicato stampa in merito a questa novità ha illustrato alcune tra le capacità di Gemini Live in arrivo sui dispositivi smart: con Gemini Live Google punta a trasformare il suo assistente in un compagno capace di aiutare davvero in tante situazioni della vita quotidiana, dalla cucina al fai-da-te, fino alla creatività.

  • Alleato in cucina: Gemini offrirà aiuto non solo nella preparazione ma anche nelle fasi precedenti in cui si sta decidendo cosa preparare: Basterà chiedere: “Ho spinaci, uova, formaggio cremoso e salmone affumicato, cosa posso cucinare?”.
    Gemini Live sarà in grado di proporre diverse soluzioni e guidare passo dopo passo nella preparazione.
    Durante la cottura, l’assistente può anche rispondere a dubbi pratici riguardo la preparazione.
  • Approfondire argomenti complessi: Oltre alle ricette, Gemini Live può diventare un alleato nello studio e nelle decisioni importanti. L’utente può ad esempio chiedere: “Sto pensando di comprare una nuova auto, aiutami a valutare le opzioni” oppure “voglio un piano alimentare per la settimana che precede la mia prima maratona”.
    L’assistente non si limita a dare risposte generiche, ma approfondisce i dettagli e costruisce soluzioni personalizzate.
  • Supporto immediato nei problemi quotidiani: Gemini Live integra la potenza di Google Search per affrontare anche piccoli guasti domestici o inconvenienti.
    Davanti a un elettrodomestico che non funziona, per esempio, si potrà chiedere: “La mia lavastoviglie non scarica l’acqua, puoi guidarmi in alcuni passaggi per risolvere il problema?”.
    L’assistente proporrà controlli e tentativi in tempo reale, aiutando a capire se il problema può essere risolto da soli o se serve un tecnico.
  • Collaboratore creativo sempre disponibile: infine, c’è la parte più creativa: Gemini Live potrà inventare una favola della buonanotte per un bambino, personalizzandola nei minimi dettagli a seconda dei gusti dell’utente consentendo di fatto di creare fiabe e storie infinite sempre nuove.

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Criticità ancora aperte e nuovi dubbi

Nonostante l’entusiasmo, non mancano le perplessità. Alcuni limiti di Gemini restano evidenti come la gestione di più calendari, l’integrazione con lingue multiple e certi scenari complessi non sono ancora all’altezza della solidità garantita da Assistant.

Molti utenti temono che la transizione possa comportare un peggioramento temporaneo in alcune aree.

Google assicura che la nuova piattaforma sarà costantemente migliorata, ma resta da vedere se riuscirà a colmare rapidamente queste lacune senza sacrificare la praticità a cui gli utenti sono abituati.

Una questione anche economica

Forse l’aspetto più delicato riguarda il modello di business. Google ha già anticipato che Gemini for Home sarà disponibile in una versione gratuita e una a pagamento, senza però specificare quali funzioni resteranno libere e quali finiranno dietro al paywall.

Un situazione alquanto scottante che potrebbe vedere alcune tra le funzioni più utilizzate dagli utenti dietro un abbonamento; Google non ha ancora fornito dettagli in merito ma il rischio c’è.

Finora infatti i servizi a pagamento di Gemini si sono concentrati su contenuti avanzati o funzioni di generazione testuale.

Ma se Google decidesse di limitare anche funzioni fondamentali della smart home, la mossa potrebbe scatenare malumori tra gli utenti.

Quando arriverà Gemini for Home?

L’early access partirà ufficialmente da ottobre 2025. Nella prima fase, sarà comunque possibile continuare a utilizzare Google Assistant, ma la direzione è chiara: Gemini diventerà il punto di riferimento per tutti i dispositivi smart dell’ecosistema Google.

Il passaggio sarà graduale, ma inevitabile. Dunque, Google stessa sottolinea l’importanza di farsi trovare pronti verificando la compatibilità dei propri dispositivi e tenendo d’occhio gli annunci ufficiali per capire esattamente cosa resterà disponibile nella versione gratuita.

Sarà interessante capire se l’arrivo di Gemini spazzerà via anche i numerosi problemi di Google Assistant degli ultimi mesi o se finirà per ereditarli.

In conclusione, possiamo affermare con certezza che Gemini for Home rappresenta la più grande rivoluzione nell’assistenza domestica da quando Google ha lanciato Assistant.

Più potente, più conversazionale e più creativo, promette di cambiare il modo in cui si interagisce con i dispositivi di casa.

Purtroppo sopra questo annuncio aleggiano alcune grosse incertezze: nella fattispecie compatibilità, stabilità e soprattutto il tema dell’abbonamento, e delle funzioni esclusive a esso, sono i veri punti interrogativi.

Non ci resta che attendere il mese di ottobre per capire che forma prenderà la casa del futuro con Gemini for Home.