Abbiamo sentito parlare per la prima volta della Modalità di Protezione avanzata di Android nel mese di ottobre 2024 e poi, con l’avanzare del ciclo di sviluppo di Android 16, abbiamo iniziato a scoprire sempre più dettagli su questa funzionalità di sicurezza/privacy.

Nelle ultime ore, Google ha avviato il rollout di questa funzionalità per gli utenti che hanno registrato il loro dispositivo Pixel al programma beta di Android, permettendoci così di toccare “con mano” questa novità, prossima al rilascio anche sul canale stabile.

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La “Protezione avanzata” di Android è in rollout

Un po’ a sorpresa, Google ha avviato il rilascio di una delle funzionalità in ambito sicurezza più attese di Android 16, ovvero la Advanced Protection Mode che, alla fine della fiera, in Italia si chiama semplicemente Protezione avanzata.

Gli utenti che eseguono la Beta 1 di Android 16 QPR1 sul loro Pixel compatibile, ovvero la più recente versione in anteprima rilasciata agli iscritti al Programma Beta di Android, potranno trovare questa novità al percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy”. Ecco la descrizione fornita da Big G:

La protezione avanzata contribuisce a difenderti da attacchi online, app dannose, connessioni non sicure e altre minacce che mettono a rischio i tuoi dati.

La funzionalità sembra pronta per debuttare già con Android 16

In realtà, come mostra la seguente immagine, Android 16 QPR1 non sembra essere un requisito per la modalità di Protezione avanzata che, come sappiamo ormai da tempo, è una funzionalità che Google sta mettendo a punto per Android 16: anche coloro che eseguono la Beta 4.1 di Android 16, l’ultima del ciclo di sviluppo che precede il rilascio (atteso a brevissimo) del sistema operativo sui Pixel, stanno ricevendo questa novità.

Considerando ciò, è praticamente certo che questa funzione avanzata di sicurezza possa essere disponibile per tutti gli utenti Pixel con l’aggiornamento di giugno 2025: oltre ad aggiornare il vostro smartphone Made by Google, quando sarà il momento (e vi avviseremo con una news dedicata), potreste verificare che sul vostro Pixel sia installata l’ultima versione dell’app Google Play Services.

Come aggiornare l’app legata ai servizi Google

Per verificare che sul vostro smartphone Android (dotato dei servizi Google) sia installata l’ultima versione disponibile dell’app Google Play Services, vi basterà raggiungere la pagina dedicata dell’app sul Google Play Store tramite il badge sottostante e, eventualmente, effettuare un tap su “Aggiorna”.

L’applicazione non può essere trovata tramite ricerca sullo store e, di norma, viene aggiornata automaticamente su tutti gli smartphone del robottino verde (che contano sui servizi offerti dal colosso di Mountain View).

A cosa serve la “Protezione avanzata” di Android?

Esauriti tutti i discorsi legati al rollout della funzionalità, passiamo all’analisi di ciò per cui è stata effettivamente messa a punto la Protezione avanzata. Entrando nel menù della funzione, troviamo sostanzialmente una descrizione e due opzioni: Protezione del dispositivo, affiancata da un interruttore per l’abilitazione (se proviamo ad attivarla, compare ciò che mostra il terzo screenshot della seguente immagine), e Protezione account, un link a una pagina dell’account Google dell’utente.

Scorrendo la schermata (screenshot centrale della precedente immagine), vengono illustrate tutte le misure di sicurezza, divise per categoria, che andremo ad attivare simultaneamente abilitando la funzionalità:

  • Furto del dispositivo (Salvaguarda i dispositivi smarriti, rubati o sequestrati)
    • Riavvio per inattività (Riavvia il dispositivo se rimane bloccato per 3 giorni)
  • App (Protegge da bug di memoria e app non sicure)
    • Google Play Protect (Individua app non sicure e malware)
    • App sconosciute (Blocca l’installazione di app da origini sconosciute)
  • Rete e Wi-Fi (Impedisce le connessioni non sicure)
    • Protezione rete 2G (Evita le reti 2G, che sono meno sicure)
  • Web (Protegge da siti web non sicuri)
    • Navigazione sicura di Android (Blocca le pagine web dannose)
    • Navigazione in Chrome (Ti avvisa prima che tu possa visitare siti non HTTPS)
    • Protezione di JavaScript (Disattiva alcune funzionalità avanzate per ridurre i rischi)
  • Telefono Google (Protegge dalle chiamate indesiderata)
    • ID chiamante e spam (Identifica numeri di attività e spam)
    • Filtro antispam (Rifiuta automaticamente lo spam noto)

Rispetto a quanto emerso in precedenza, mancano all’appello (almeno nel nostro caso, dato che in giro alcuni utenti hanno anche questa parte di funzioni) le funzionalità di Google Messaggi per la protezione da truffe e spam e qualcos’altro. Non sappiamo se la limitazione dipenda dal modello di smartphone o dal mercato. Ne sapremo di più nelle prossime settimane.

Come abbiamo avuto modo di raccontarvi a inizio maggio, tutti gli sviluppatori potranno aggiungere alle proprie app misure di sicurezza per “far parte” di questa funzionalità: allo stato attuale, le uniche app che hanno già implementato le API necessarie per la Protezione avanzata di Android 16 sono Google Telefono e Google Messaggi.