Nei mesi scorsi Android ha aggiunto il supporto per una dimensione di pagina di 16 KB, grazie alla quale miglioreranno le prestazioni e il team di Google sta ora introducendo una relativa importante modifica per le app nel Google Play Store.

Ad annunciare la novità è stato lo stesso colosso di Mountain View con un post sul blog ufficiale, con il quale ha precisato che man mano che i vari produttori di dispositivi Android dotano i dispositivi di più RAM per ottimizzarne le prestazioni, molti di essi adotteranno dimensioni di pagina maggiori, come 16 KB.

Proprio per tale ragione, Android 15 ha introdotto il supporto per le dimensioni di pagina aumentate, garantendo che le applicazioni possano funzionare su questi dispositivi e beneficiare dei relativi miglioramenti prestazionali.

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Una novità importante per il Google Play Store

A partire da sabato 1 novembre 2025, tutte le nuove applicazioni e tutti gli aggiornamenti delle app esistenti inviati al Google Play Store e destinati ai dispositivi basati su Android 15 (o una versione successiva dell’OS) dovranno supportare dimensioni di pagina di 16 KB.

Stando a Google, il nuovo requisito è in grado di garantire vari importanti miglioramenti, come un avvio più rapido delle applicazioni (i miglioramenti vanno dal 3% al 30% a seconda delle app), una migliore gestione dei consumi della batteria (circa il 4,5%), un più rapido avvio della fotocamera (dal 4,5% al 6,6%) e un più veloce avvio del sistema (circa l’8%). Per saperne di più, visitate la relativa pagina di supporto.

Sempre a dire di Google, il nuovo requisito dovrebbe garantire agli sviluppatori di app che i loro utenti possano beneficiare dei miglioramenti delle prestazioni sui dispositivi più recenti e preparare le applicazioni per i futuri sviluppi della piattaforma, che punta a prestazioni migliori su hardware più recenti.

Il colosso di Mountain View ha messo a disposizione degli sviluppatori uno strumento per verificare se il bundle dell’app supporta già il nuovo requisito. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al post pubblicato da Google.