Come da programma, il mese di marzo coincide con il rilascio da parte di Google del secondo aggiornamento trimestrale (intermedio) di Android 15, ovvero Android 15 QPR2, che giunge sui Pixel compatibili tramite l’aggiornamento mensile di marzo 2025.
Questo aggiornamento, accompagnato da un corposo changelog implementa le patch di sicurezza più recenti, risolve tanti bug presenti nella versione iniziale del sistema operativo e aggiunge piccole novità, parte del nuovo aggiornamento trimestrale. Scopriamo tutti i dettagli e come aggiornare i Pixel supportati.
Indice:
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Per i Pixel è tempo di Android 15 QPR2 con l’aggiornamento di marzo 2025
Come anticipato in apertura, nel pieno rispetto delle classiche tempistiche, Google ha ufficialmente avviato il rilascio dell’aggiornamento di marzo 2025 su tutti i dispositivi compatibili della gamma Pixel.
L’aggiornamento porta con sé nuove patch di sicurezza, nuove funzionalità (alcune fanno parte del Pixel Drop di marzo 2025) e Android 15 QPR2, il secondo aggiornamento trimestrale di Android 15 (nonché quello con cui, di fatto, si chiude lo sviluppo di Android 15).
Esso è in distribuzione graduale su tutti i Pixel compatibili (il rollout è ufficialmente iniziato alle ore 20) attraverso le build BP1A.250305.019 (che ha un peso di 629 MB su Google Pixel 8 Pro, provenendo da Android 15 QPR1 con le patch di febbraio) sui Pixel 6/7/8, BP1A.250305.20.T2 su Pixel Tablet e BP1A.250305.20 sui Pixel 9.
Le note di rilascio fornite da Google
L’aggiornamento di marzo 2025 include correzioni di bug e miglioramenti per gli utenti Pixel. Di seguito i dettagli.
App
- Correzione di problemi di stabilità o prestazioni con determinate app che utilizzano WebView*[2]
Audio
- Correzione dei problemi di regolazione del volume delle chiamate durante sulle cuffie Bluetooth*[3]
Fotocamera
- Miglioramenti generali della stabilità della fotocamera in determinate condizioni*[2]
Display e Grafica
- Correzione della stabilità e delle prestazioni del display in determinate condizioni*[1]
Sistema
- Miglioramenti generali alla stabilità e alle prestazioni del sistema in determinate condizioni*[2]
Telefono
- Miglioramenti generali alla stabilità e alle prestazioni della connessione di rete in determinate condizioni*[2]
Interfaccia Utente
- Correzione di un problema che a volte causava la mancata corrispondenza tra il tema cromatico nell’anteprima dell’Avvio app e lo sfondo selezionato in determinate condizioni*[3]
- Correzione di un problema relativo alle icone della schermata Home che apparivano trasparenti dopo lo sblocco o il passaggio ad altre app in determinate condizioni*[2]
- Correzione di un problema con il passaggio tra le app durante l’utilizzo di strumenti di avvio di app di terze parti in determinate condizioni*[2]
- Correzione di un problema con le icone a tema in determinate condizioni*[3]
- Miglioramenti generali alle prestazioni e alla stabilità in determinate transizioni e animazioni della UI*[3]
Applicabilità in base al dispositivo
Le correzioni sono disponibili per tutti i dispositivi Pixel supportati salvo diversamente indicato di seguito. Alcune correzioni potrebbero essere specifiche di determinati operatori e/o regioni.
*[1] Pixel Fold, Pixel 9 Pro Fold
*[2] Pixel 6, Pixel 6 Pro, Pixel 6a, Pixel 7, Pixel 7 Pro, Pixel 7a, Pixel 8, Pixel 8 Pro, Pixel 8a, Pixel Fold, Pixel Tablet, Pixel 9, Pixel 9 Pro, Pixel 9 Pro XL, Pixel 9 Pro Fold
*[3] Pixel 7, Pixel 7 Pro, Pixel 7a, Pixel 8, Pixel 8 Pro, Pixel 8a, Pixel Fold, Pixel Tablet, Pixel 9, Pixel 9 Pro, Pixel 9 Pro XL, Pixel 9 Pro Fold
I dettagli delle nuove patch di sicurezza (marzo 2025)
Andando oltre, il nuovo aggiornamento mensile porta sugli smartphone Made by Google anche le più recenti patch di sicurezza aggiornate a marzo 2025: queste si dividono in patch specifiche per i Pixel (vengono risolte 7 vulnerabilità in tutto, di cui una critica, dettagliate in questo post) e patch generiche per dispositivi Android (vengono risolte 31 vulnerabilità in tutto, di cui 10 critiche, dettagliate in questo post).
Le novità del Pixel Drop di marzo 2025
Come anticipato in apertura, il rilascio di Android 15 QPR2 sugli smartphone e i tablet della gamma Pixel è accompagnato dal Pixel Drop di marzo 2025: in questo articolo dedicato vi raccontiamo in maniera dettagliata tutte le nuove funzionalità, il cui rilascio coinvolge svariati servizi e app del colosso di Mountain View.
Le principali novità di Android 15 QPR2
Adesso, invece, ci concentriamo sulle principali novità che Google ha introdotto con il nuovo aggiornamento trimestrale del sistema operativo, anticipate ai beta tester durante il ciclo di sviluppo.
Non si tratta di grandissime novità, come avviene per i major update (ovvero quando vi è il passaggio tra una generazione e l’altra del sistema operativo): per tradizione, infatti, gli aggiornamenti trimestrali portano con sé solo piccole aggiunte senza andare a modificare profondamente il sistema operativo.
Aggiornamento del kernel Linux
Android 15 QPR2 introduce un aggiornamento del kernel Linux per tutti gli smartphone e i tablet Google Pixel. Nello specifico, tutti i dispositivi Pixel supportati (e aggiornati) hanno ricevuto la versione 6.1.99 del kernel Linux, più avanzata rispetto alla 6.1.84 disponibile per i Pixel 9 sin dal lancio: tutti i dispositivi delle serie Pixel 6 e Pixel 7, oltre a Pixel Tablet e Pixel Fold, eseguivano in precedenza la versione 5.10 del kernel Linux; i Pixel 8, invece, eseguivano la versione 5.15 del kernel Linux.
Addio “Non disturbare”, benvenute “Modalità”
Annunciata tra le novità del Pixel Drop di marzo 2025, la nuova funzionalità Modalità è finalmente disponibile sui Pixel dopo essere stata per mesi nascosta anche ai beta tester. Essa va a sostituire il vecchio “non disturbare” e viene messa in risalto tra le impostazioni di sistema: mentre il Non disturbare è collocato al percorso Impostazioni > Notifiche, le Modalità sono presenti già nella prima schermata (tra le sezioni “Suoni e vibrazione” e “Display e tocco”).
Rispetto al classico Non disturbare, le Modalità sono una funzionalità molto più avanzata e raffinata che permette di configurare svariate modalità Non disturbare personalizzate che possono adattarsi meglio a tutti i contesti.
Per impostazione predefinita, troviamo “Non disturbare”, “Riposo” e “Pannello di gioco”; poi c’è, appunto, la possibilità di creare una modalità personalizzata. L’utente potrà scegliere il nome della modalità, scegliere un’icona, impostare una programmazione (su giorno e ora o in base a eventi del calendario), filtrare le notifiche (per persone, app, sveglie e contenuti multimediali), modificare le impostazioni di visualizzazione (scala di grigi, tema scuro, luminosità dello sfondo, disattivazione del display sempre attivo). Ogni modalità personalizzata può essere modificata, rinominata o eliminata.
























Nuova funzionalità “Attenuazione delle notifiche”
Su Android 15 QPR2 debutta la funzionalità Attenuazione delle notifiche (in inglese è Notification cooldown) che ha l’obiettivo di ridurre gradualmente il volume delle notifiche quando un’app manda all’utente numerose notifiche di fila.
Questa funzionalità è collocata al percorso “Impostazioni > Notifiche > Attenuazione delle notifiche” è così descritta:
“Quando ricevi molte notiche in un breve periodo di tempo, il dispositivo abbasserà il volume e ridurrà al minimo gli avvisi per un massimo di 2 minutti. Non ci sono ripercussioni su chiammate, sveglie e conversazioni prioritarie. Per trovare le notifiche ricevute durante l’attenuazione basta trascinare verso il basso la parte superiore dello schermo.”
Le icone a tema perdono il badge “beta”
Accedendo a Sfondo e stile (tramite pressione prolungata su un punto “vuoto” della schermata home o il menu dedicato tra le impostazioni di sistema), gli utenti che aggiornano ad Android 15 QPR2 potranno notare una piccola differenza rispetto al passato.
La voce “Icone a tema” non è più accompagnata dall’etichetta Beta che persisteva sin dal lancio della funzionalità, risalente ad Android 12. Questo potrebbe indicare che il team di sviluppo abbia finalmente definito quale sia il comportamento più consono per questa funzionalità che, per chi non lo sapesse, armonizza le icone (supportate) della schermata home con i colori dinamici del tema scelto dall’utente.
Cambia il design della pagina di condivisione di una rete Wi-Fi
La nuova pagina, che ora supporta i colori dinamici, presenta il codice QR in una forma diversa dal tipico quadrato; le “tessere” che costituiscono il codice, non sono più in colorazione nera (su sfondo bianco) ma guadagnano la colorazione principale del tema scelto dall’utente.
Inoltre, all’apertura della pagina, l’utente viene accolto da una simpatica animazione che va “ricostruendo” il codice QR completo. Non cambiano, invece, le informazioni presenti all’interno della pagina.
Tutti i Pixel compatibili con Android 15 QPR2
Di seguito, invece, riportiamo la lista completa dei dispositivi Made by Google che risultano compatibili con Android 15 QPR2. Piccolo spoiler, si tratta di tutti i modelli già compatibili con la prima versione di Android 15 e con la successiva Android 15 QPR1:
- Google Pixel 6 (Oriole)
- Google Pixel 6 Pro (Raven)
- Google Pixel 6a (Bluejay)
- Google Pixel 7 (Panther)
- Google Pixel 7 Pro (Cheetah)
- Google Pixel 7a (Lynx)
- Google Pixel Fold (Felix)
- Google Pixel Tablet (Tangopro)
- Google Pixel 8 (Shiba)
- Google Pixel 8 Pro (Husky)
- Google Pixel 8a (Akita)
- Google Pixel 9 (Tokay)
- Google Pixel 9 Pro (Caiman)
- Google Pixel 9 Pro XL (Komodo)
- Google Pixel 9 Pro Fold (Comet)
Come aggiornare gli smartphone Google Pixel ad Android 15 QPR2
L’aggiornamento ad Android 15 QPR2 è attualmente in fase di distribuzione graduale tramite OTA per tutti gli utenti in possesso di uno dei Pixel supportati, che ricevono, come anticipato, la build BP1A.250305.019/020/020.T2 (che sostituisce la vecchia AP4A.250205.002 di febbraio).
Per verificare la presenza dell’aggiornamento, basta seguire il percorso “Impostazioni > Sistema > Aggiornamento di sistema” e, nel caso in cui lo smartphone non abbia già rilevato la presenza del nuovo aggiornamento, effettuare un tap su “Cerca aggiornamenti” (potrebbero volerci alcune ore prima che sia effettivamente disponibile per tutti).
Nelle prossime ore si potrà installare Android 15 QPR2 anche seguendo uno dei metodi messi a disposizione da Google, fra factory image, pacchetti OTA e flash tool, per non aspettare la notifica sullo smartphone.
Coloro che attualmente sono all’interno del programma beta e stanno seguendo il ciclo di sviluppo di Android 16 (che si concluderà a giugno), potranno ricevere l’aggiornamento solo formattando il proprio dispositivo (uscendo dal programma ed effettuando il downgrade).
Chi è già uscito in precedenza dal programma (subito dopo il rilascio della beta 3 di Android 15 QPR2) e ha ignorato il downgrade ad Android 15 QPR1, dovrà attendere che lo smartphone segnali la disponibilità dell’aggiornamento ad Android 15 QPR2 per aggiornare senza perdere i propri dati.