Sono passati dieci giorni esatti dal debutto ufficiale della serie Google Pixel 9 e un po’ per volta i nuovi smartphone di riferimento di Mountain View stanno affrontando tutte le prove di rito più famose del web: dopo la classica prova di resistenza, adesso Google Pixel 9 e Google Pixel 9 Pro XL sono stati sottoposti al solito test fotografico di DxOMark e ne sono usciti a testa altissima.
Insomma, dopo avervi parlato in articoli dedicati delle nuove funzionalità dei Pixel 9 dedicate allo zoom, ai video e non solo, andiamo a scoprire come si sono comportati sul campo.
Indice:
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Google Pixel 9 è il primo della (sua) classe
Partiamo dal più economico Pixel 9: il nuovo modello d’ingresso della serie flagship di Google può contare su una doppia fotocamera posteriore così configurata:
- sensore principale da 50 MP con sensore grande 1/1,31″, apertura f/1,68, FoV di 82°, Octa PD
- sensore ultra-grandangolare da 48 MP con sensore grande 1/2.55″, apertura f/1,7, FoV di 123°, autofocus Quad PDAF
Passando ai risultati del test fotografico condotto da DxOMark, Google Pixel 9 ha totalizzato un punteggio di 154, frutto di: 161 punti per la parte foto, 75 punti per il bokeh, 83 punti per l’anteprima, 132 punti per lo zoom e 150 punti per la parte video. Grazie a queste valutazioni, Google Pixel 9 si colloca al settimo posto nella classifica generale e al primo posto in quella della categoria di appartenenza (Premium Ranking).
Il team di DxOMark ha elogiato il comportamento di Pixel 9 per quanto riguarda l’esposizione e la gamma dinamica di foto e video con tanta luce, nonché il bilanciamento del bianco e la resa cromatica, così come la gestione del rumore sia in contesti luminosi che in interna; tra i pregi, si segnalano anche la precisione dell’autofocus e la resa cromatica e il bilanciamento del bianco con la ultra-grandangolare. Quanto ai “contro”, la prova ha evidenziato un po’ di inconsistenza nella gamma dinamica tra foto e video realizzati consecutivamente, frequenti artefatti in modalità ritratto, perdita di dettaglio nelle immagini catturate con luce particolarmente scarsa, carenza di texture in qualche scatto con la ultra-grandangolare e qualche instabilità della nitidezza nei video registrati camminando (soprattutto con poca luce o in interna).
Il test completo è visionabile a questo link.
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Google Pixel 9 Pro XL se la gioca alla pari con tutti
Se negli anni scorsi il modello posizionato più in alto nella gamma di Google era comunque più economico rispetto ai flagship di altri marchi, Google Pixel 9 Pro XL sembra pensato per rivaleggiare senza timore coi vari “Ultra” presenti sul mercato. Senza entrare nel merito delle (tante) funzionalità dedicate, questo modello può contare su un comparto fotografico premium anche in termini di hardware. La tripla fotocamera posteriore, infatti, è configurata come segue:
- sensore principale da 50 MP con sensore grande 1/1,31″, apertura f/1,68, FoV di 82°, Octa PD, OIS
- sensore ultra-grandangolare da 48 MP con sensore grande 1/2.55″, apertura f/1,7, FoV di 123°, autofocus Quad PDAF
- teleobiettivo da 48 MP con sensore da 1/2,55″, apertura f/2,8, FoV di 22°, Quad PD, zoom ottico 5x.
Quanto alla prova, Google Pixel 9 Pro XL ha totalizzato 158 punti, di cui: 161 punti per la parte foto, 75 punti per il bokeh, 86 punti per l’anteprima, 155 punti per lo zoom e 152 punti per la parte video. Per effetto di questo risultato, il modello XL di Google si piazza al secondo posto sia nella classifica della fascia Ultra-Premium che in quella generale, alle spalle del solo Huawei Pura 70 Ultra (che abbiamo recensito di recente).
Al netto di qualche difetto in comune col fratellino Pixel 9 (inconsistenza nella gamma dinamica tra foto e video realizzati consecutivamente, artefatti in modalità ritratto, perdita di dettaglio nelle immagini catturate con luce particolarmente scarsa, instabilità della nitidezza nei video registrati camminando), di occasionali artefatti col teleobiettivo e di qualche imprecisione cromatica con pochissima luce, sono molti di più i pregi. Infatti, il team di DxOMark ha elogiato l’esposizione e la gestione delle alte luci in quasi ogni condizione, la resa cromatica e il bilanciamento del bianco, la velocità e l’affidabilità dell’autofocus, il buon bilanciamento texture/rumore con tanta luce, in interna, ma anche negli scatti macro e con zoom; degni di nota anche la precisione dell’anteprima, la stabilizzazione video e il controllo degli artefatti in foto e video. Per maggiori dettagli, trovate la prova completa a questo link.