Torniamo a parlare di smartphone della famiglia Pixel, e lo facciamo con due notizie in particolare che, in queste ultime ore, stanno catturando l’attenzione degli addetti ai lavori: una riguarda il nuovo arrivato della famiglia degli smartphone di Google, il Pixel 8a, mentre l’altra coinvolge i modelli precedenti della serie Google Pixel 6.

L’aggiornamento di giugno dovrebbe portare il mirroring dello schermo anche su Google Pixel 8a

Partiamo dal futuro prossimo: stando alle ultime indiscrezioni, il Google Pixel 8a, lo smartphone di fascia media presentato dal colosso di Mountain View qualche giorno fa, potrebbe presto ricevere un aggiornamento software in grado di rivoluzionare le sue potenzialità multimediali.

Stiamo parlando dell’abilitazione del mirroring dello schermo tramite la porta USB-C, una feature molto richiesta dalla community degli utenti Pixel e fino ad ora assente su questo dispositivo, presente però sui Pixel 8, il cui lancio è avvenuto ad ottobre dello scorso anno.

L’update, atteso per giugno, permetterà al Pixel 8a di replicare il proprio schermo su un monitor esterno, allineandosi così ai fratelli maggiori Pixel 8 e Pixel 8 Pro (anche grazie all’arrivo di un’app IA esclusiva della serie Pixel 8), che hanno già ricevuto questa funzionalità grazie al programma beta di Android 14.

Ma perché Google Pixel 8a dovrebbe ricevere questa funzionalità nel corso del prossimo mese, a distanza di qualche settimana dal lancio ufficiale? La risposta è da ricercare nel suo cuore pulsante, il chipset Tensor G3 di Google, lo stesso che anima i Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Questa condivisione di componenti interni, tra cui il controller USB, ha permesso all’azienda di predisporre la porta USB-C di tutti e tre i modelli per supportare l’invio di un segnale DisplayPort Alternate Mode. Tuttavia, fino ad ora, il colosso di Mountain View aveva scelto di disabilitare questa funzionalità via software, salvo poi riabilitarla nella beta 2 di Android 14 QPR3 (trovate tutte le novità della beta 2 a questo indirizzo) per gli utenti iscritti al programma di test.

L’output video potrebbe essere solo il primo tassello di un mosaico ben più ampio: quello di una modalità desktop completa per Android, che trasformerebbe gli smartphone in veri e propri computer quando connessi a un display esterno.

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I Google Pixel 6 potrebbero rimanere ancorati al passato: niente Bluetooth LE Audio?

Ma non tutte le notizie sono rosee: se da un lato, come abbiamo avuto modo di vedere, il Pixel 8a si prepara a un salto di qualità degno di nota grazie all’aggiornamento di giugno, dall’altro i modelli precedenti rischiano di rimanere ancorati al passato per quanto riguarda il Bluetooth LE Audio.

Questo nuovo standard, che promette di migliorare la qualità e la latenza dello streaming audio tramite il Bluetooth Low Energy, potrebbe infatti non essere supportato dai Google Pixel 6, Pixel 6 Pro e Pixel 6a, nonostante la presenza di un chip Bluetooth 5.2 compatibile.

È del tutto lecito chiedersi se si tratta di una scelta deliberata di Google o di una limitazione tecnica ancora sconosciuta. Qualunque sia la ragione, l’assenza del supporto al Low Energy Audio rischia di privare i possessori di Pixel 6 di vantaggi come una migliore qualità audio, una latenza ridotta e un consumo energetico ottimizzato.

Se questa limitazione dovesse essere confermata, questi smartphone potrebbero non essere compatibili anche con la nuova funzionalità di condivisione audio di Android 15, basata su Auracast, che richiede proprio il supporto al Bluetooth LE Audio.

Resta da capire se Google rilascerà un aggiornamento per abilitare il Low Energy Audio sui Pixel 6 o se questa serie rimarrà esclusa dai benefici del nuovo standard. Nel frattempo, chi desidera sfruttare appieno le potenzialità del Bluetooth LE Audio potrebbe dover considerare l’aggiornamento a un modello più recente.