Sono giorni di grande fermento in casa Xiaomi, che da una parte si appresta a svelare al mondo — a partire dalla Cina — i propri nuovi smartphone di punta della serie Xiaomi 14 e dall’altra è in procinto di mettere in archivio la vecchia MIUI per dare il benvenuto ad HyperOS.
A soli tre giorni dall’evento in terra cinese in cui verranno presentate al mondo tutte queste novità — tra i nuovi prodotti figurerà anche lo smartwatch Xiaomi Watch S3 —, il produttore cinese ha pensato bene di ufficializzare prima del tempo quella che sarà l’architettura multistrato di HyperOS. Questa volta, insomma, non parliamo di screenshot trapelati, ma di dettagli resi già ufficiali direttamente dal colosso cinese.
HyperOS: cinque layer, tanti dispositivi
Proprio come era stato previsto nei giorni scorsi, HyperOS ha tutta l’aria di essere la risposta di Xiaomi ad HarmonyOS di Huawei. L’architettura di HyperOS, riassunta nell’immagine seguente, sarà composta da un totale di cinque layer (livelli o strati, se preferite):
- partendo dal fondo, troviamo l’hardware, dunque: CPU/GPU, RAM, memoria interna, display e quant’altro.
- Subito sopra, il kernel: HyperOS userà sia Linux che Vela, la piattaforma IoT di Xiaomi con base NuttX RTOS.
- Il terzo layer riunisce servizi e framework sia di Android che di Vela e pertanto — al pari del precedente — dipenderà dalla tipologia di dispositivo considerato: per esempio, smartphone e tablet useranno Linux e Android, laddove invece i dispositivi di IoT si affideranno a Vela; a dispetto di queste distinzioni, entrambi i sistemi verranno identificati pubblicamente come HyperOS (proprio come avviene con HarmonyOS di Huawei).
- Proseguendo in questa ascesa, il quarto layer è HyperConnect, che si occuperà di consentire a tutti i dispositivi di comunicare tra loro, a dispetto delle differenze poc’anzi riportate.
- L’ultimo layer, infine, è composto dalle applicazioni.
Sebbene nell’infografica di Xiaomi non se ne contenga una menzione espressa, è verosimile ritenere che il terzo layer sarà comprensivo anche dei GMS (Google Mobile Servies) per gli smartphone e i tablet commercializzati fuori dai confini cinesi.
Xiaomi ha descritto HyperOS come un “nuovo sistema operativo che integra oltre 200 categorie di prodotti ed è in grado di connettere 820 milioni di dispositivi”; esso costituisce il risultato di 7 anni di ricerca e sviluppo e di ben 13 anni di esplorazione, cominciata con il lancio della MIUI nel 2010. Le tappe salienti di questo percorso sono riassunte nella seguente immagine condivisa da Lei Jun.
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