Nell’eterna competizione tra iOS e Android, Google torna a guardare ad Apple per trarre ispirazione. Questa volta il colosso di Mountain View ha deciso di ricalcare il design della ricerca app di Apple Watch implementandolo all’interno di Wear OS, il sistema operativo proprietario per dispositivi indossabili.
Questa mossa non stupisce affatto: nonostante i recenti sforzi di rilancio, Wear OS fatica a ritagliarsi quote di mercato significative, sopraffatto dal dominio schiacciante di Apple. Da qui la necessità di attingere a piene mani dalle scelte di design vincenti della mela morsicata.
Google copia da Apple la ricerca di app nel Play Store di Wear OS
Il restyling in questione riguarda le schermate di ricerca all’interno del Play Store, ora impreziosite da card ingrandite che, come potete apprezzare dalle immagini sottostanti, mostrano icona, pulsanti di installazione e apertura, nome dell’app, valutazioni degli utenti e screenshot esplicativi. Insomma, un trionfo di informazioni a portata di tocco che però, vista la natura miniaturizzata degli schermi di uno smartwatch, rischia di risultare fin troppo affollata.
È indubbio che Google punti ad aumentare la ricchezza visuale per agevolare la scoperta di nuove app, ma il layout stratificato sembra più congeniale al fattore di forma di un tablet o uno smartphone piuttosto che a quello di un minuscolo smartwatch. Rimane il dubbio che il design non sia stato davvero ottimizzato per gli schermi circolari di Wear OS, bensì pedissequamente importato dai cugini di Cupertino.
Se da una parte si tratta di una novità gradita che quasi certamente sarà accolta positivamente dagli utenti, dall’altra si configura come una scelta che denota ancora una volta la mancanza di vera innovazione da parte di Big G nel settore dei dispositivi indossabili. Più che creare un’esperienza utente originale e nativa, il colosso statunitense sembra preferire la strada più semplice: adagiarsi sugli allori e riciclare scelte altrui ormai consolidate.
Occorrerà del tempo per capire se questa ‘copia’ della ricerca dell’App Store verrà accolta positivamente dagli utenti Wear OS o finirà per creare solo confusione. Nel frattempo, però, l’impressione è che Google stia inseguendo Apple anziché dettare l’agenda con idee davvero rivoluzionarie e degne di nota. Il rischio è quello di arenarsi in un ruolo di comprimario sul mercato degli indossabili.
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