Il colosso cinese HUAWEI ha da poco annunciato il nuovo HarmonyOS 3, terza declinazione del sistema operativo proprietario nato in seguito alle sanzioni imposte dal governo statunitense contro le aziende cinesi del mondo tech, inclusa la stessa HUAWEI.

Questa nuova versione del sistema operativo HarmonyOS, votato a coprire una vasta gamma di dispositivi IoT, e non unicamente dispositivi mobili, porta con sé miglioramenti alle prestazioni del sistema, a privacy e sicurezza e molte altre nuove caratteristiche.

HarmonyOS 3 è ufficiale: il sistema operativo HUAWEI è ancora più smart

Come anticipato in apertura, HUAWEI ha presentato il nuovo HarmonyOS 3, la terza versione del sistema operativo proprietario disponibile su una vasta gamma di dispositivi per l’IoT.

Il sistema operativo è stato annunciato ufficialmente nell’agosto del 2019 in risposta alle sanzioni imposte dal governo statunitense alle aziende cinesi legate al settore dell’elettronica di consumo, tra cui la stessa HUAWEI che ha visto le sanzioni come un’opportunità piuttosto che come un problema.

La terza versione di HarmonyOS, che ha richiesto a HUAWEI quasi un anno e mezzo di sviluppo, va a migliorare la precedente versione almeno per quanto concerne sei aspetti: l’utilizzo su ancora più dispositivi, miglioramento delle funzioni smart, esperienza d’uso più fluida, maggiore privacy, maggiore sicurezza, migliore accessibilità alle informazioni. Il tutto, unito ad una maggiore possibilità di personalizzazione (nuovi widget e animazioni su tutto), almeno su smartphone, fornita agli utenti.

La funzionalità HyperTerminal di HarmonyOS 3, infatti, consente di supportare la collaborazione tra dodici diversi tipi di dispositivi smart, tra cui rientrano le stampanti, gli occhiali intelligenti, le macchine. Oltre agli smartphone, anche dispositivi come schermi intelligenti o computer che eseguono Windows 11 possono diventare il dispositivo “centrale” di HyperTerminal.

In aggiunta, HarmonyOS 3 consente di combinare e far collaborare tra loro più dispositivi intelligenti (come, ad esempio, gli smartwatch all’attrezzatura sportiva per sincronizzare i dati sportivi in tempo reale); al contempo, la piattaforma dedicata Harmony Zhilian fornisce una copertura multidirezionale, consentendo di risparmiare dal punto di vista economico e rendendo la smart home ancora più intelligente.

HarmonyOS 3 può far collaborare tra loro 12 tipologie diverse di dispositivi

Una migliore interoperabilità tra i dispositivi, tra le prerogative di HarmonyOS

Sin dal principio, vista la scelta di non sfruttare il sistema operativo unicamente sui dispositivi mobile ma su tutta una serie di dispositivi votati all’IoT, HUAWEI ha sviluppato HarmonyOS nell’ottica dell’interoperabilità tra svariati dispositivi.

Con HarmonyOS 3, computer, monitor e cuffie possono funzionare insieme: ad esempio, quando si lavora su un computer, lo schermo potrà essere diviso in due parti per visualizzare tanto il contenuto del computer quanto lo schermo del proprio smartphone; l’interoperabilità è estesa anche ad altre categorie di prodotti e, ad esempio, consente a stampanti e smartphone di collaborare tra loro in maniera più semplice e immediata.

Il sistema operativo, nella sua terza versione, è dotato di un motore di gioco super frame che consente di ridurre il consumo energetico dei rendering grafici nell’ordine dell’11% e di migliorare la risposta delle applicazioni di gestione della memoria del 14%: questi due fattori, uniti tra loro, garantiscono al sistema operativo una maggiore fluidità, specie su dispositivi con memoria o spazio di archiviazione di dimensioni ridotte.

È inoltre presente un assistente digitale che semplifica gran parte delle operazioni: tramite comandi vocali, gli utenti potranno chiedere informazioni, di riprodurre della musica e molto altro.

Un altro passo in avanti compiuto da HUAWEI riguarda la fornitura ad alcune case automobilistiche cinesi del software HarmonyOS smart cockpit che, adesso, supporta la modalità Super Desktop che consente di replicare le applicazioni mobili direttamente sullo schermo dell’auto.

HUAWEI ha puntato molto anche su privacy e sicurezza degli utenti

Due aspetti cruciali su cui si è concentrata HUAWEI nello sviluppo della nuova versione del sistema operativo, sono quelli legati alla sicurezza e alle privacy dei propri utenti, uno dei motivi che hanno spinto il governo degli Stati Uniti verso il ban, che accusava il colosso cinese di sfruttare i propri dispositivi e il proprio software per raccogliere svariate informazioni sugli utenti statunitensi.

HUAWEI sembra prestare più attenzione alle due tematiche, migliorando l’architettura del sistema e aggiungendo un centro per la privacy, consentendo agli utenti, ad esempio, di decidere se mostrare o meno i propri dati sulla schermata di blocco e dando, in generale, un maggiore controllo su tematiche legate ai dati sensibili. Per quanto concerne la sicurezza, invece, è presente un centro per la sicurezza che funge da antivirus, blocco per lo spam (chiamate e messaggi).

HarmonyOS 3 dispositivi HUAWEI

Quando arriva HarmonyOS 3 e su quali dispositivi?

HarmonyOS continua a maturare sempre più: il sistema operativo proprietario di HUAWEI cerca di ritagliarsi il proprio spazio, grazie anche alla crescente compatibilità con dispositivi di vario tipo. HarmonyOS 2 è attualmente in esecuzione su oltre 300 milioni di dispositivi e immaginiamo che con HarmonyOS 3 il trend possa continuare a crescere.

La terza versione del sistema operativo multi-dispositivo targato HUAWEI arriverà nel mese di settembre di quest’anno, anche se era già stato avvistato, in funzione, nella sua versione beta, circa un mese fa. I primi tredici dispositivi del colosso cinese che lo riceveranno saranno: HUAWEI Mate X, HUAWEI Mate Xs, HUAWEI Mate X2, HUAWEI Mate Xs 2, HUAWEI P50, HUAWEI P50 Pro, HUAWEI P50 Pocket, HUAWEI Mate 40, HUAWEI Mate 40 Pro (anche in versione 4G), HUAWEI Mate 40 Pro+, HUAWEI Mate 40 RS Porsche e HUAWEI MatePad Pro 12.6 (2021).

Maggiori dettagli su HarmonyOS 3 sono presenti sul sito ufficiale dedicato al mercato cinese di HUAWEI, anche se la pagina dedicata è, ovviamente, in lingua cinese.

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