Mostrato in anteprima assieme al fratello minore Google Pixel 7 e a tutti gli altri prodotti dell’ecosistema in arrivo in occasione del Google I/O 2022, il Google Pixel 7 Pro è uno degli smartphone Android più attesi della seconda metà del 2022 e il suo arrivo è previsto per il mese di ottobre, con l’arrivo di Android 13.

Nelle ultime settimane, tra prototipi venduti per errore e indiscrezioni sempre più insistenti, abbiamo imparato a conoscere sempre più nel dettaglio il prossimo top di gamma Made by Google e oggi veniamo a conoscenza di nuove indiscrezioni riguardanti il display di cui sarà dotato che, qualora tutto venisse confermato, risulterebbe abbastanza più luminoso rispetto a quello del predecessore Google Pixel 6 Pro.

Pixel 7 Pro: dal portale Google Source emergono ulteriori dettagli sul display

Torniamo ad occuparci dell’atteso Google Pixel 7 Pro, smartphone top di gamma del colosso di Mountain View che arriverà nel corso dell’autunno e che si configura come designato successore del Pixel 6 Pro dello scorso anno.

Lo smartphone, del quale conosciamo già il design ufficiale, mostrato direttamente da Google in occasione del Google I/O 2022, si porrà come evoluzione, sia estetica che delle specifiche, rispetto al predecessore: a partire dal SoC che sarà il Google Tensor di seconda generazione.

Gli ultimi rumor trapelati hanno fatto chiarezza sui nomi in codice del Pixel 7 Pro (Cheetah) e del Pixel 7 (Panther), e del prossimo medio-gamma Pixel 7a (Felix) che però, a differenza degli altri due, dovrebbe arrivare solo nel 2023; oltre ai nomi in codice, sono arrivate conferme sulla struttura del Google Tensor di seconda generazione e sul display che equipaggerà il prossimo top di gamma: questo è indicato come Samsung S6E3HC4 e risulta diverso dal Samsung S6E3HC3 presente sul Pixel 6 Pro.

Nuove indiscrezioni, condivise dal noto insider Mishaal Rahman, ci portano a scoprire nuovi dettagli su questo pannello (AMOLED) che manterrà la medesima risoluzione, ovvero 1440 x 3120 pixel, e la stessa frequenza di aggiornamento, tra 10 Hz e 120 Hz, rispetto a quello del Pixel 6 Pro ma ne migliorerà alcune caratteristiche, tra cui spicca la luminosità.

Rifacendoci alla pagina di Google Source citata da Rahman nel suo tweet, il pannello S6E3HC4 consentirà al prossimo Pixel 7 Pro di spingersi ad una luminosità massima di 600 nits, con luminosità manuale abilitata, ben 100 nits in più rispetto al Pixel 6 Pro (che arriva a 500 nits) a parità di condizioni.

Questo è solo l’inizio perché l’incremento maggiore si avrebbe quando lo smartphone, con luminosità adattiva, cerca di contrastare le condizioni di luce estrema: in questo caso, Pixel 7 Pro sarebbe in grado di spingersi ai 1000 nits, contro gli 800 nits del Pixel 6 Pro. Secondo Rahman, che ha provato ad analizzare questi dati, dal momento che il valore 1000 nits di HBM (High Brightness Monitor) è riferito ad un valore del 100% di APL (Average Pixel Level), ovvero il numero di pixel accesi espresso in percentuale, caratteristica dei pannelli AMOLED.

Considerando che un valore APL del 100% corrisponde ad una schermata bianca mentre un valore APL dello 0% corrisponde ad una schermata nera, qualora ci trovassimo ad un valore di APL inferiore al 100%, la luminosità del Pixel 7 Pro potrebbe spingersi fino ai 1200 nits.

Per scoprire se queste informazioni, che al momento sono frutto di semplici analisi e congetture, bisognerà attendere conferme dalla stessa Google o altre autorevoli fughe di notizie. Di certo non sorprende che Big G abbia scelto ancora una volta Samsung come produttore dei pannelli per i propri smartphone: il colosso sudcoreano è infatti il maggiore fornitore mondiale di pannelli OLED, acelto anche da brand come Apple, che farà (quasi) totale affidamento su di loro loro per i display dei prossimi iPhone 14.

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