La collaborazione con NetEase, società cinese che si occupa di servizi internet e di gestire anche parecchi titoli videoludici in Cina (ad esempio grazie alla partnership con Blizzard), dovrebbe consentire a Google di aggirare alcune delle stringenti regolamentazioni alle quali sono sottoposte le aziende occidentali che decidono di operare in Cina.
Al momento, ci troviamo a doverci fidare delle parole del The Information, visto che ufficialmente non c’è traccia di tale collaborazione; nonostante questo, comunque, un ipotetico Play Store in Cina dovrebbe subire lo stesso un trattamento di censura nei contenuti.