“Il mio co-fondatore (Kirt McMaster) è improvvisamente diventato infelice per il fatto che il business non seguiva la propria visione. Da qui sono nati i nonsense come la ‘pallottola nella testa’ e altre frasi infelici, che hanno irrimediabilmente compromesso la situazione. Come secondo dirigente, tutto quello che potevo fare era cercare di fermarlo, contenere i danni e sperare ogni giorno che non succedesse qualcosa di nuovo. Le cose peggiori sono avvenute internamente l’ambiente lavorativo è diventato malsano a causa dei continui conflitti. Credo che il contraccolpo dovuto a questi passi falsi lo abbia convinto che quello che avevamo andasse distrutto.”
Steve Kondik, il cui destino all’interno di Cyanogen è quanto mai nebuloso, vorrebbe tornare ad occuparsi di CyanogenMod ma non sembra così facile scindere le due realtà. L’ormai ex dirigente augura comunque il meglio alla nuova dirigenza che potrebbe portare nuovamente in alto Cyanogen Inc o indirizzarla comunque verso un futuro meno buio.
“Con un bel gruzzolo in banca, i nuovi ragazzi proseguiranno, facendo quello che va fatto. Probabilmente si tratta del meglio e auguro loro la miglior fortuna, ma quello che cercavo di fare è finito. Ho provato a fregare il sistema e sono rimasto fregato. È così che funziona nella Silicon Valley, giusto? FA molto male, ho perso un sacco di amici e mi dispiace di averli delusi. Vorrei aver fatto scelte diverse ed essermi fidato di altre persone (specialmente di una persona in particolare nella fase iniziale). Tutto quello che mi interessa adesso è capire cosa fare.”
Kondik sta cercando il modo di riprendersi il controllo di CyanogenMod, probabilmente con un fork del progetto che potrebbe raccogliere fondi attraverso una campagna di crowdfunding e cercare una propria identità.