I tradizionali lettori di impronte digitali si basano su un sistema di prismi e lenti, una fonte luminosa e un sensore CMOS che cattura l’immagine. Si tratta di una soluzione poco precisa e molto ingombrante che non rappresenta una soluzione valida su uno smartphone.
La generazione attuale di lettori di impronte utilizza sempre un sensore CMOS ma al posto di prismi e lenti dispone di un film metallico con microscopici forellini. In questo modo lo spessore del lettore può essere contenuto in appena 1,5 millimetri ed è possibile a collocazione al di sotto di un vetro protettivo. La risoluzione di 2000 PPI permette di avere un’elevata qualità delle immagini acquisite.
Il sistema è in grado di riconoscere i contorni dell’impronta, le creste e i minuscoli pori sudoripari garantendo una sicurezza molto elevata nel riconoscimento. Il sistema inoltre riconosce l’impronta anche in presenza di sudore, sporco e altre sostanze tipo creme per le mani.
Vi lasciamo con un breve filmato che nella seconda parte illustra a grandi linee il funzionamento del lettore ultrasonico di impronte digitali di Xiaomi Mi 5S.