A rendere la vulnerabilità ancora più preoccupante è sicuramente l’ampia diffusione di chip firmati Broadcom, montati ad esempio su Nexus 5, Nexus 6 e Nexus 6P, sui flagship Samsung Galaxy e su tutti gli iPhone partendo da iPhone 4. Broadcom è stata pronta a rispondere, ed è al lavoro con Beniamini per cercare di risolvere tale vulnerabilità, mentre sia Google che Apple hanno già messo una pezza tramite la patch di sicurezza di aprile e l’aggiornamento ad iOS 10.3.1 rispettivamente.
Questo può tranquillizzare sino ad un certo punto, visto che molti produttori tendono a non restare al passo con queste patch di sicurezza, e moltissimi smartphone non sono certamente già stati aggiornati a quella di aprile; il consiglio rimane quindi quello di prestare attenzione alle reti WiFi alle quali ci colleghiamo, anche se tali accortezze non sempre potrebbero bastare.
L’aspetto tecnico è ovviamente più complesso di quanto la maggior parte di noi potrebbero capire, ma se foste interessati potete trovare tutti i dettagli spiegati direttamente da Beniamini in questa pagina.