Ancora una volta è stata presa di mira l’Australia, già numerose volte vittima di questo tipo di attacchi, con un trojan che utilizza le tipiche tecniche come falsi messaggi, finestre replicate e amenità simili per tentare di sottrarre informazioni essenziali per poter depredare i conti correnti delle malcapitate vittime.
Acecard è inoltre in grado di sostituire le finestre di login di molte applicazioni di messaggistica istantanea, come Whatsapp, Viber, Skype, ma anche Gmail, Twitter e PayPal. Dopo essere stato identificato per la prima volta nel 2014, il virus è rimasto a lungo dormiente per ripresentarsi nell’estate scorsa, mettendo a segno oltre 6000 attacchi verso utenti residenti in Australia, Russia, Francia, Germania e Austria.
I consigli per evitare le infezioni sono sempre gli stessi: evitare di scaricare applicazioni da Store non ufficiali, non cliccare su link sospetti e prestare attenzione alle pagine web visitate e dotarsi di un buon antivirus per prevenire possibili infezioni.