I ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison, guidati dal professor Zhenqiang “Jack” Ma, si sono ispirati alla forma elicoidale del DNA per realizzare dei circuiti estremamente flessibili e resistenti. La loro forma “a molla” permette di mantenere inalterata l’efficienza anche quando vengono deformati e “stirati”.
La loro particolare conformazione permette di combinarli in maniera rapida ed efficace e ha il vantaggio di fornire una schermatura dalle interferenze esterne riducendo allo stesso tempo le dispersioni di corrente. I conduttori funzionano a frequenze molto elevate, circa 40 GHz, rientrando nello spettro delle reti 5G.
Le dimensioni ridotte dei conduttori, appena 25 micron contro i 640 delle soluzioni attualmente esistenti, permetterà di realizzare dei sensori molto più efficienti nel raccogliere informazioni attraverso l’epidermide. Ci vorrà ancora del tempo prima che queste soluzioni possano trovare applicazioni commerciali ma si tratta senza dubbio di importantissimi passi avanti che potranno essere utilizzati anche nel campo dell’Internet delle Cose.