Nel tentativo di invertire questa tendenza Spotify ha ingaggiato Shiva Rajaraman, ex responsabile dell’esperienza consumatori presso YouTube, che avrà il compito di riportare la compagnia sulla strada della profittabilità, grazie a nuovi contenuti video personali, come interviste con gli artisti del momento, eventi dal vivo, documentari e backstage degli eventi più importanti del settore.
Gli spot pubblicitari presenti nella versione gratuita non sono sufficienti ma servirebbero almeno 50 milioni di utenti paganti per poter negoziare condizioni migliori con i produttori musicali. Attualmente Spotify conta circa 75 milioni di iscritti di cui solamente 30 milioni sono paganti. Vedremo se una maggiore quantità di contenuti esclusivi basterà a risollevare le sorti di Spotify o se sarà necessario ricorrere ad una quotazione in borsa per ottenere la liquidità necessaria a proseguire.