Sono mesi di duro lavoro per Google ed in queste ore svela importanti novità per quanto riguarda la didattica online, lo stato dei lavori su YouTube Music e molto altro.

Google a lavoro per migliorare YouTube Music

Google Play Music chiuderà ufficialmente a settembre ma, mentre Google è ancora impegnata al porting di alcune funzioni su YouTube Music, alcuni utenti lamentano ancora l’assenza di feature piuttosto basilari oppure il cambio (a loro dire in peggio) di quelle già disponibili. Un esempio riguarda la necessità di sottoscrivere un abbonamento a pagamento di YouTube Music per ascoltare o castare gratuitamente i brani personali, cosa che era invece consentita senza costi su Google Play Music.

Secondo alcune dichiarazioni rilasciate da Google ai colleghi di Ars Techinica, l’azienda sta “lavorando duramente per colmare i gap in termini di feature fra le due app e aggiungere nuove funzionalità“. Considerando le poche settimane che ci separano dalla chiusura definitiva di Google Play Music, è probabile che Big G continuerà a rilasciare nuovi aggiornamenti a YouTube Music per fare in modo che il passaggio al nuovo servizio sia indolore e appagante sotto tutti i punti di vista.

Novità aggiornamento Google Home app 2.26

Se possedete Google Nest Hub Max, uno smartphone munito di Android 11 e la versione 2.26 di Google Home app, potete controllare alcune funzioni del dispositivo smart di Google direttamente dal nuovo Power Menu svelato da Big G con la nuova major release di Android.

Infatti, tenendo premuto il tasto di accensione/spegnimento del proprio smartphone e tappando sulla voce “Add controls“, a seguito dell’aggiornamento dell’app Google Home noterete la possibilità di aggiungere Google Nest Hub Max.

Da questo pannello sarà possibile controllare la riproduzione audio (play/stop/pausa, volume su/giù), controllare il nome del brano in riproduzione, accedere alla fotocamera del display smart e tanto altro.

Come aggiornare Google Home app

L’aggiornamento alla versione 2.26 di Google Home app è disponibile tramite il badge del Play Store sottostante oppure a questo link di APK Mirror. Vi ricordiamo che è necessario possedere uno smartphone con Android 11 e che al momento la feature supporta solo Google Nest Hub Max.

Google Lens risolve operazioni di matematica

L’inizio dell’anno scolastico si avvicina giorno dopo giorno, e in molti paesi milioni di studenti continueranno a studiare da casa per evitare così la propagazione del Coronavirus. In questo contesto Google ha annunciato l’arrivo di alcuni nuovi tool per Google Lens pensati per rendere più semplice studiare da casa.

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Nel caso in cui uno studente dovesse trovare particolare difficoltà nel risolvere un’operazione matematica, tramite Google Lens sarà possibile scoprire come risolverla passo dopo passo. Per farlo basta semplicemente scattare una foto di un problema o di un’equazione con Google Lens, e lasciare che Socratic sveli come fare per risolverlo.

La funzione di Google Lens, di cui vi avevamo già parlato qualche mese fa, dovrebbe essere disponibile tramite un aggiornamento lato server di Google Lens, di cui potete scaricare l’ultima versione tramite il badge del Play Store sottostante. Vi consigliamo inoltre di scaricare anche l’ultima versione di App Google, anch’essa disponibile qui in basso.

App Google

Google Lens

Molecole in 3D su ricerca Google

Se siete soliti studiare chimica o se semplicemente siete curiosi di scoprire come vengono rappresentate alcune molecole in 3D, ricerca Google permette adesso di visualizzare un’animazione 3D di alcuni composti chimici. Un po’ come gli animali in 3D di cui abbiamo parlato in questa news, la volontà di Google sembra essere quella di aggiungere sempre più categorie per facilitare lo studio di alcune materie direttamente sul proprio smartphone.

L’aggiunta della visualizzazione 3D di alcuni composti chimici permette di scoprire il legami chimici presenti in alcune molecole semplici, indicando ad esempio i vari gruppi funzionali e gli atomi che la compongono. Oltre al ramo chimico, la novità svelata da Google permette adesso di ammirare anche alcune strutture biologiche come ad esempio la differenza fra una pianta monocotiledone da una dicotiledone.

Ecco la lista delle molecole 3D disponibili su ricerca Google:

  • Propanolo;
  • acetato di metile;
  • acido salicilico;
  • 1-bromobutano;
  • alcani;
  • gruppi funzionali;
  • chimica organica;
  • elettroliti;
  • legame ionico;
  • legame covalente;
  • legame chimico;
  • legame metallico;
  • etano;
  • ibridazione orbitale;
  • modelli di meccanica quantistica.

Mentre questa è la lista delle strutture biologiche:

  • Monocotiledoni;
  • dicotiledoni;
  • struttura del cromosoma eucariotico;
  • monocita;
  • neutrofilo;
  • basofilo;
  • eosinofilo;
  • solenoide.

Nuove lingue e tanto altro su Google Classroom

Google sta spingendo sul pedale dell’acceleratore per migliorare i propri tool per quanto riguarda la didattica, ed in queste ore annuncia diverse interessanti novità su Google Classroom. In aggiunta alla vista Calendario, Big G ha annunciato l’arrivo della scorciatoia “To-do” tramite cui gli studenti potranno scoprire e tenere traccia dei compiti assegnati.

Gli insegnanti adesso possono condividere il link di accesso ad una classe tramite i sistemi di comunicazione preferiti, mentre Google aggiunge altre 10 lingue indiane alle già 54 appartenenti a molti paesi del mondo. Ulteriori novità riguardano una migliorata esperienza utente per l’applicazione Google Classroom su Android e iOS in presenza di una connessione lenta, l’integrazione di nuovi tool di terze parti, un sistema di giudizio giornaliero per gli studenti, la chiusura automatica dell’incontro quando tutti i partecipanti della classe sono usciti, accettare o rifiutare le richieste di ingresso, disabilitare la chat, bloccare la classe fino all’arrivo in chat di un moderatore e molto altro.

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Il prossimo mese verrà resa disponibile una nuova griglia 7×7 per contenere fino a 49 studenti in un’unica finestra, mentre a partire dal mese di ottobre gli studenti e gli insegnanti potranno sfocare lo sfondo alle proprie spalle. Per evitare problemi di implementazione gli admin delle chat potranno disabilitare i wallpaper personalizzati, mentre entro fine anno sarà possibile sfruttare una sessione di domande e risposte mentre si è in classe evitando così di interrompere la spiegazione, richiedere l’attenzione dei docenti alzando la mano e molto altro.