Sono ormai parecchi gli utenti che si affidano a smartwatch e smartband per il monitoraggio degli allenamenti e della salute. Alcuni tra i modelli più avanzati mettono a disposizione sensori e funzionalità adatte per misurare non solo frequenza cardiaca e SpO2, ma anche per avvisare gli utenti al rilevamento di possibili irregolarità: tra queste la fibrillazione atriale (AFib).

Ma quanto sono affidabili queste rilevazioni? Una nuova analisi pubblicata su JACC: Advances ci permette di conoscere la risposta, grazie a un confronto tra alcuni dei principali marchi. Scopriamo insieme cosa è emerso.

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Gli smartwatch sono affidabili nel rilevare la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale è un’aritmia cardiaca tra le più diffuse nella popolazione (colpisce oltre 52,5 milioni di persone in tutto il mondo a partire dal 2021, con un aumento del 137% dal 1990), ma se non trattata adeguatamente può risultare pericolosa e portare a ictus o a varie complicazioni. Da qualche anno sono diversi i brand a commercializzare smartwatch in grado di rilevare le irregolarità cardiache come la fibrillazione atriale: ad esempio, Galaxy Watch8 sfrutta la funzione Irregular Hearth Rhythm Notification (IHRN) per analizzare la frequenza cardiaca in background, inviando una notifica se vengono rilevate irregolarità.

Nel caso venga proposta questa notifica, il consiglio è chiaramente quello di sottoporsi a un ECG per esaminare più da vicino le condizioni del cuore. Ma quanto sono effettivamente affidabili queste funzioni offerte dagli smartwatch? In base all’analisi pubblicata su JACC: Advances, noto portale online per articoli di ricerca clinica e relativi alla medicina cardiovascolare, i modelli di alcuni dei principali brand sembrano effettivamente molto affidabili.

Una nuova analisi ha riguardato 26 studi con un totale di 17.349 pazienti per determinare la precisione con cui gli smartwatch possono rilevare la fibrillazione atriale (FA). Come possiamo vedere nell’infografica qui sotto, tra i marchi più affidabili sia per sensibilità sia per specificità troviamo Amazfit, Garmin, Samsung ed Apple. Entrambi i valori sono importanti: la sensibilità indica infatti la capacità di identificare correttamente i soggetti affetti dalla condizione, mentre la specificità indica la capacità di identificare correttamente i soggetti sani (un’alta specificità abbassa il rischio di falsi positivi, in sostanza).

  • Apple:
    • sensibilità: 94%
    • specificità: 97%
  • Samsung:
    • sensibilità: 97%
    • specificità: 96%
  • Fitbit:
    • sensibilità: 66%
    • specificità: 79%
  • Withings:
    • sensibilità: 89%
    • specificità: 95%
  • Amazfit:
    • sensibilità: 99%
    • specificità: 99%
  • Seiko Epson PWM:
    • sensibilità: 98%
    • specificità: 91%
  • Garmin:
    • sensibilità: 97%
    • specificità: 98%

La conclusione dell’analisi “Accuracy of Smartwatches in the Detection of Atrial Fibrillation: A Systematic Review and Diagnostic Meta-Analysis” di Nelson Barrera (della City University of New York School of Medicine), è dunque positiva: gli smartwatch oggetto dei test hanno un’eccellente accuratezza diagnostica nel rilevamento della fibrillazione atriale (FA) e possono dunque rappresentare un’opzione adatta per i pazienti.

Per ulteriori dettagli potete consultare lo studio completo passando da questo link.