Google continua a riversare attenzioni, ricerca e capitale nella propria divisione hardware; in particolar modo la punta di diamante, la serie Pixel, sta vivendo un periodo estremamente florido sia per quanto concerne la percezione mainstream che per le vendite e i dati più recenti sembrano testimoniarlo.
Settembre è stato un mese da ricordare per Google. Secondo i dati del North America Handset Channel Share Tracker di Counterpoint Research, le vendite degli smartphone Pixel negli Stati Uniti sono aumentate del 28% su base annua, segnando il miglior risultato mensile di sempre per l’azienda.
Il successo della serie Pixel 10 e la spinta di Gemini
Stando al report, a trainare la crescita è stata la nuova serie Pixel 10, lanciata con una campagna marketing faraonica e mirata a evidenziare l’integrazione con Gemini, il sistema di intelligenza artificiale di Big G. La combinazione tra prestazioni, funzioni AI e una comunicazione più diretta verso gli utenti iPhone sembra stia dando i suoi frutti.
Google ha anche beneficiato della tenuta del Pixel 9a, che continua a vendere bene nonostante il suo ciclo di vita avanzato. Tuttavia, il vero protagonista è stato il Pixel 10 Pro XL, che ha guidato il record di vendite mensili.
Come si evince dal grafico, il dato più sorprendente riguarda la fascia alta del mercato. In soli tre anni, Google è passata da una quota dello 0,1% nel segmento oltre i 600 dollari nel settembre 2022 a un 6,1% nel settembre 2025. Un risultato notevole in un mercato maturo come quello statunitense, dominato da Apple e Samsung.
Il record arriva in un periodo di forte concorrenza: lo stesso mese, infatti, è stato lanciato anche iPhone 17. Nonostante ciò, Google è riuscita a guadagnare attenzione grazie a una campagna pubblicitaria satirica che paragonava gli iPhone a un “gelato alla vaniglia”, lasciando intendere che i Pixel offrissero più “gusti” e innovazione.
Gli spot, incentrati sulle funzioni AI e sulla personalizzazione resa possibile da Gemini, sono stati trasmessi in TV durante eventi sportivi di primo piano come la NFL oltre che su tutte le principali piattaforme digitali. L’azienda ha aumentato in modo significativo il proprio budget marketing, una scelta che evidentemente sta ripagando.
Secondo Counterpoint, Google ha registrato progressi su tutti i principali operatori statunitensi, con T-Mobile e Verizon in testa.
- T-Mobile: la quota di Google nel segmento premium ($600+) è passata dallo 0,1% nel 2022 al 6,5% nel 2025.
- Verizon: crescita simile, dal 0,1% al 7,0% nello stesso periodo.
- AT&T: più lenta la crescita, con una quota attuale del 2,3% nel segmento premium.
Il brand Pixel continua a stupire
Ebbene, il risultato ottenuto dimostra come la strategia hardware di Google stia finalmente trovando slancio negli Stati Uniti, il quale è un mercato storicamente difficile per il marchio ed estremamente iPhone-centrico. La combinazione tra un design maturo, il supporto software prolungato e l’integrazione profonda con Gemini sembra aver convinto una fascia crescente di utenti.
Se questa tendenza dovesse continuare, Google potrebbe consolidarsi come terzo polo stabile del mercato premium americano, un traguardo che fino a pochi anni fa sembrava estremamente lontano.
