Motorola ha scelto Microsoft Copilot Vision come nuova funzione di intelligenza artificiale visiva da integrare all’interno di Moto AI. Si tratta di una tecnologia che consente di analizzare ciò che viene inquadrato dalla fotocamera e fornire risposte in tempo reale (come l’identificazione di un oggetto o la descrizione di un prodotto semplicemente inquadrandolo), una soluzione simile a quella offerta da Gemini Live di Google.

Offerta

Samsung Galaxy S25 Ultra 12/512GB

Spedito da Amazon

985€ invece di 1299€
-24%

Vantaggi e criticità della strategia AI di Motorola

Questa integrazione sarà disponibile inizialmente negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Messico, Giappone, Corea del Sud e in altri mercati internazionali. L’app Microsoft Copilot sarà inoltre preinstallata sui nuovi dispositivi Motorola.

L’integrazione con Moto AI avverrà con l’obiettivo di tutelare la privacy degli utenti. Per attivare Copilot Vision, infatti, sarà necessario avviare manualmente l’intelligenza artificiale e autorizzarla all’uso della fotocamera o del microfono. Motorola ha voluto sottolineare questo aspetto come garanzia di trasparenza e controllo, specificando inoltre che per utilizzare tutte le funzionalità sarà richiesto un account Microsoft. Allo stesso tempo, però, sarà possibile testare la funzione anche senza effettuare l’accesso, in modo da offrire un’esperienza immediata e a basso impatto per chi desidera solo provarla.

L’approccio di Motorola all’AI appare più flessibile rispetto a quello di altri produttori. Invece di affidarsi a un singolo partner, il marchio ha costruito un ecosistema aperto in cui convivono soluzioni sviluppate da Google, Microsoft, Meta e Perplexity. Questa strategia consente di offrire agli utenti un ventaglio più ampio di funzionalità e punti di vista, anche se potrebbe generare una certa frammentazione nell’esperienza d’uso.

Va anche considerato come la scelta di Microsoft Copilot Vision come alternativa a Gemini Live all’interno di Android fa emergere una possibile novità nel panorama della diffusione degli assistenti di intelligenza artificiale. Motorola sembra voler agire in maniera indipendente senza troppi vincoli derivanti dall’utilizzare il sistema operativo di Google. In questo modo punta ad attrarre nuove collaborazioni così da offrire un’esperienza più ricca e personalizzata.