Nella serata del rilascio della prima versione stabile di Android 16 (trovate qua sei novità del sistema operativo, mentre qua trovate tutte le funzioni del Pixel Drop di giugno), un po’ a sorpresa, Google ha rilasciato la Beta 2 di Android 16 QPR1 su tutti i Pixel compatibili e registrati al programma beta di Android.
Si tratta del secondo passo verso quello che sarà il primo aggiornamento trimestrale di Android 16, importantissimo perché porterà al debutto il Material 3 Expressive e molte altre delle novità che abbiamo conosciuto negli ultimi mesi ma che non sono incluse nella release stabile che è stata appena rilasciata: a queste si aggiunge la modalità desktop di Android, finalmente disponibile sui Pixel (per il momento in anteprima).
Indice:
Android 16 QPR1: sui Pixel arriva la Beta 2
A nemmeno un mese dalla precedente Beta 1 (e a circa una settimana dalla Beta 1.1), Google torna a occuparsi del primo ciclo di sviluppo intermedio per quella che è da poche ore diventata la più recente versione di Android.
Il colosso di Mountain View ha rilasciato, agli utenti registrati al programma beta di Android, la nuova Beta 2 di Android 16 QPR1, secondo passo di un percorso di sviluppo che culminerà con il rilascio in forma stabile del nuovo aggiornamento trimestrale, atteso a settembre 2025.
Durante questo ciclo di sviluppo, gli utenti in possesso di uno smartphone Pixel compatibile hanno già potuto toccare con mano la nuova filosofia di design Material 3 Expressive e testare tante nuove funzionalità che costituiranno il terzo Pixel Drop del 2025, nonché il secondo aggiornamento delle funzionalità basato su Android 16.
A ogni modo, la nuova build distribuita da Big G è la BP31.250523.006 (con le patch di sicurezza che rimangono quelle aggiornate a maggio 2025, e non quelle appena rilasciate su tutti i Pixel supportati nel canale stabile), e ha un peso di 314 MB su Google Pixel 7 Pro (provenendo dalla precedente beta 1.1 di Android 16 QPR1).
Le note di rilascio
Di seguito riportiamo le note di rilascio che accompagnano la prima versione in anteprima del primo ciclo di sviluppo intermedio dove vengono evidenziate le novità più eclatanti: per le altre novità, invece, dovremo attendere le ore successive al rilascio.
Ciao utenti Beta,
Oggi vi stiamo inviando la Beta 2 (BP31.250523.006) di Android 16 QPR1. Oltre ad altri miglioramenti, essa contiene in particolare l’anteprima per sviluppatori del miglioramento della gestione delle finestre desktop su display connessi.
Include anche le seguenti correzioni:
- Il tema scuro automatico non funziona (Issue #394471802, Issue #419213868)
- “Now playing” va in crash quando si seleziona un brano (Issue #421862329)
- La fotocamera spesso non si avvia (Issue #421870862)
- Le scorciatoie per le app appena scaricate non vengono aggiunte automaticamente (Issue #419320526)
- Il tasto Home non funziona nell’interfaccia utente dell’elenco delle app (Issue #419256078)
- Il pulsante “Più sfondi” è disallineato nelle impostazioni dello sfondo (Issue #419295443)
- Gemini non funziona nella schermata di blocco (Issue #421276731)
La modalità desktop di Android è ufficiale con la Beta 2 di Android 16 QPR1
Con la Beta 2 di Android 16 QPR1 debutta ufficialmente, per ora in anteprima, una funzionalità di Android che gli utenti (Pixel in primis) aspettano da tantissimo tempo: parliamo della nuova modalità desktop di Android, disponibile sui dispositivi Pixel a partire dai Google Pixel 8.
Oggi siamo lieti di annunciare che il supporto per i display connessi sui dispositivi Android compatibili è ora disponibile in anteprima per sviluppatori con la versione Beta 2 di Android 16 QPR1. Come mostrato al Google I/O 2025 , i display connessi consentono agli utenti di collegare un display esterno al proprio dispositivo Android e trasformare un dispositivo con uno schermo piccolo in un potente strumento con uno schermo più ampio. Questa evoluzione offre agli utenti la possibilità di estendere le app oltre un singolo schermo per sfruttare appieno il potenziale di produttività di Android sui display esterni.
Novità nel supporto ai display (esterni) connessi
Quando uno smartphone Android (anche pieghevole) viene collegato a un display esterno tramite una connessione DisplayPort, automaticamente sul display esterno viene avviata una nuova sessione desktop.
Smartphone e display funzioneranno in maniera indipendente: gli utenti potranno continuare a utilizzare normalmente lo smartphone e usufruire contemporaneamente di un’esperienza desktop completa con tanto di finestre.
Quando colleghiamo a un display esterno un dispositivo che già supporta la modalità a finestre (come un tablet), la modalità desktop di Android farà in modo di “estendersi” su entrambi gli schermi a sua disposizione.
I due dispositivi funzioneranno come un’unico sistema “continuo” che consente agli utenti di spostare una finestra da uno schermo all’altro e al mouse di girare liberamente l’intero campo d’azione.
Android 16 supporta pienamente le app in finestra in modalità desktop
Il team di sviluppo informa di avere apportato “miglioramenti sostanziali alla stabilità e alle prestazioni della gestione delle finestre in modalità deskstop su Android 16“, offrendo agli utenti la possibilità di godere di un’espreienza fluida e affidabile nella gestione delle app sui display esterni.
C’è però spazio anche per nuove funzionalità:
- Affiancamento flessibile delle finestre – migliora il multitasking, offrendo diverse opzioni di affiancamento delle app in finestra.
- Supporto ai desktop multipli – gli utenti possono sfruttare più sessioni desktop simultaneamente, passando da un desktop all’altro tramite scorciatoie da tastiera e gesti del trackpad.
- Miglioramenti alla compatibilità delle app – i miglioramenti messi a punto dal team di sviluppo fanno sì che anche le app non aggiornate con i requisiti di compatibilità (app legacy) funzionino in maniera “più prevedibile” e si adattino in maniera ottimale ai display esterni.
- Gestione multi-istanza – alla pari di altri sistemi operativi desktop (tipo Windows), anche Android 16 QPR1 permette agli utenti di aprire più istanze di un’app (ovvero più volte la stesa app), ad esempio Google Chrome o Google Keep, e passare tra le varie finestre della stessa app dalla barra delle applicazioni.
- Desktop persiostente – Gli utenti possono impostare il loro spazio di lavoro e ripristinarlo tra le sessioni di uso della modalità desktop, esattamente come avviene quando colleghiamo un PC qualsiasi a un monitor esterno.
Per maggiori informazioni, utili soprattutto per gli sviluppatori che vogliono preparare al meglio la propria app per consentire agli utenti finali di sfruttare la nuova modalità desktop di Android, vi rimandiamo al comunicato ufficiale sul blog degli sviluppatori Android.
Quali Pixel supportano Android 16 QPR1?
La lista di smartphone e tablet Google Pixel supportati rimane la stessa del precedente ciclo di sviluppo (nonché della versione stabile di Android 16). Ecco la lista completa:
- Google Pixel 6 (Oriole)
- Google Pixel 6 Pro (Raven)
- Google Pixel 6a (Bluejay)
- Google Pixel 7 (Panther)
- Google Pixel 7 Pro (Cheetah)
- Google Pixel 7a (Lynx)
- Google Pixel Fold (Felix)
- Google Pixel Tablet (Tangopro)
- Google Pixel 8 (Shiba)
- Google Pixel 8 Pro (Husky)
- Google Pixel 8a (Akita)
- Google Pixel 9 (Tokay)
- Google Pixel 9 Pro (Caiman)
- Google Pixel 9 Pro XL (Komodo)
- Google Pixel 9 Pro Fold (Comet)
- Google Pixel 9a (Tegu)
Come installare la Beta 2 di Android 16 QPR1
Per registrare uno dei Pixel compatibili in modo da potere ricevere la Beta 2 di Android 16 QPR1, basterà visitare la pagina dedicata al programma Android Beta (raggiungibile tramite questo link), raggiungere la sezione “I tuoi dispositivi idonei”, cliccare su “Registra” e accettare termini e condizioni per partecipare al programma.
In questo modo, lo smartphone registrato riceverà la Beta 2 di Android 16 QPR1 come se fosse un normalissimo aggiornamento tramite OTA, installabile attraverso il percorso “Impostazioni > Sistema > Aggiornamento di sistema”. Coloro che già eseguono la precedente Beta 1.1 di Android 16 QPR1 riceveranno la nuova Beta 2 di Android 16 QPR1 come se fosse un qualsiasi aggiornamento di sistema.
È possibile uscire dal programma beta senza perdere i dati?
Nel caso in cui ne abbiate abbastanza del programma Beta e vogliate respirare aria di stabilità, andrete incontro alla perdita di tutti i dati sul vostro dispositivo (come previsto dalle linee guida del programma Android Beta), perché lo smartphone scaricherà e installerà un pacchetto di “downgrade” via OTA che riporta il dispositivo all’ultima versione stabile disponibile (in questo caso, la prima versione stabile di Android 16).
La prima finestra utile per l’abbandono del programma senza perdita dei dati, a questo punto, cadrà ad agosto 2025, momento subito precedente al rilascio in forma stabile di Android 16 QPR1 e all’avvio del ciclo di sviluppo che ci porterà alla seconda versione trimestrale di Android 16.