Google è l’azienda leader nel settore dei motori di ricerca, con un market share pari a quasi il 90% nel 2024 e in estate questa situazione è stata vagliata da una Corte Federale negli Stati Uniti, che ha deciso che il colosso di Mountain View opera in una posizione di monopolio.
Ebbene, questo è divenuto un notevole problema per Google, in quanto a dire della Corte Federale utilizza pratiche illegali e anticoncorrenziali per mantenere il suo vantaggio sulla concorrenza.
All’epoca del provvedimento in questione, il Dipartimento di Giustizia non aveva una soluzione chiara su come affrontare questa situazione e tra le ipotesi prese in considerazione vi era anche quella di obbligare il colosso statunitense a vendere Google Chrome.
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Quali misure potrebbero essere imposte a Google
Ebbene, pare che sia proprio la vendita di Google Chrome la soluzione su cui il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha deciso di puntare, chiedendo così al competente giudice di adottare un provvedimento che potrebbe divenire uno dei più controversi tra quelli mai presi nel settore della tecnologia.
Stando a quanto viene riportato da Bloomberg, i funzionari del Dipartimento di Giustizia chiederanno di imporre a Google misure relative all’intelligenza artificiale e ad Android, oltre che requisiti di licenza sui dati.
E così il colosso di Mountain View potrebbe essere costretto a prestare più attenzione quando fornisce i suoi risultati mentre il nuovo sistema consentirebbe ai siti Web di avere più controllo sui propri contenuti e su come vengono utilizzati da Google.
In sostanza, quella che viene prospettata pare essere una vera e propria rivoluzione anche se c’è da precisare che ci si muove ancora nel campo delle indiscrezioni e soltanto nei prossimi giorni dovrebbero esserci finalmente delle informazioni ufficiali.
La posizione ufficiale di Google è che questo tipo di misure potrebbe finire per danneggiare sia i consumatori che gli sviluppatori.
Ad ogni modo, prima che si arrivi ad una sentenza ci sarà da avere pazienza ancora per parecchi mesi e, pertanto, il colosso di Mountain View ha il tempo per escogitare una soluzione che le consenta di evitare la vendita forzosa di Chrome. Staremo a vedere.