Da circa una settimana, per il momento solo in Cina, OnePlus ha annunciato il nuovo OnePlus 13, il proprio flagship Android di ultima generazione che può contare sullo Snapdragon 8 Elite di Qualcomm, SoC che gli ha permesso di scalare la classifica degli smartphone più performanti di questo mese per AnTuTu.
Lo smartphone, già in possesso di alcuni insider ma ancora in attesa del debutto in versione global, sta svelando alcune caratteristiche molto interessanti che mostrano il buon lavoro fatto dal produttore cinese sia sul fronte dell’hardware che sul fronte del software.
Indice:
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La OxygenOS 15 occupa meno spazio su OnePlus 13
Nella parte finale del mese di ottobre, OnePlus ha presentato ufficialmente la OxygenOS 15, la nuova versione della propria interfaccia personalizzata (basata su Android 15) che debutterà con OnePlus 13, portando con sé numerose novità pensate per rendere più appagante l’esperienza utente grazie a design rinnovato, migliore fluidità generale e nuove funzionalità di intelligenza artificiale.
Nella guida per i recensori della nuova versione di OxygenOS, OnePlus lascia intendere che il nuovo flagship dell’azienda può contare su una caratteristica esclusiva, ovvero la riduzione dello spazio di archiviazione occupato dal sistema di circa il 20% rispetto alla precedente OxygenOS 14 su OnePlus 12. Questo miglioramento, a detta del produttore, è stato ottenuto tramite la “rimozione delle funzionalità ridondanti e del numero di risorse precaricate” (come gli sfondi).
La versione cinese dello smartpone ci aiuta a quantificare il miglioramento
Uno sviluppatore ha analizzato lo spazio di archiviazione sulle versioni cinesi di OnePlus 12 e OnePlus 13 (in entrambi i casi nel taglio da 1 TB di spazio di archiviazione), cercando di quantificare il risparmio effettivo.
Senza dilungarci troppo nella spiegazione, lo spazio di archiviazione è normalmente suddiviso nella partizione Super (quantità di spazio riservato al sistema che tiene conto anche della dimensione delle release future di Android) e partizione Userdata (la quantità di spazio riservato ai dati utente). Ecco i dati per i due smartphone:
- OnePlus 12
- Super: 16 GB
- Userdata: 932,52 GB
- OnePlus 13
- Super: 14,3 GB (-1,7 GB)
- Userdata: 934,71 GB (+2,19 GB)
Sebbene il miglioramento sia tangibile, questi valori sono lontani da quelli promessi da OnePlus sulla versione global del dispositivo (in Cina, infatti, gli smartphone OnePlus hanno a bordo la ColorOS e non la OxygenOS). La versione global di OnePlus 13 dovrebbe infatti offrire un miglioramento nell’ordine dei 5 GB da questo punto di vista, consentendo agli utenti di salvare sul proprio dispositivo molte più app, giochi e file multimediali a parità di taglio di memoria rispetto al modello precedente.
OnePlus 13 potrebbe consentire la localizzazione da spento
Un’altra funzionalità interessante di OnePlus 13 potrebbe essere il supporto alla localizzazione da spento o scarico tramite la rete Trova il mio dispositivo di Google, aggiornata da qualche mese in maniera importante dal colosso di Mountain View.
Non sono ancora molti gli smartphone Android che permettono la localizzazione da spenti e il motivo è molto semplice: quando il dispositivo è spento, il chip Bluetooth non viene più alimentato e non può trasmettere segnali agli altri dispositivi vicini per farsi identificare.
Affinché questa funzionalità venga supportata, il produttore deve implementare nei propri dispositivi hardware specifico (che permetta al controller Bluetooth di rimanere attivo per ore dopo che lo smartphone è stato spento e la batteria è scarica) e la funzionalità software Power Off Finding (che comunica con il servizio Trova il mio dispositivo, consentendogli di memorizzare alcuni beacon pre-calcolati quando lo smartphone è ancora acceso).
Lo Snapdragon 8 Elite è la chiave per questa funzionalità
La beta della OxygenOS 15, porta sulla schermata di spegnimento/riavvio di OnePlus 12 la dicitura “Puoi localizzare questo telefono con “Trova il mio dispositivo ” anche quando è spento”. Ciò è impossibile perché lo Snapdragon 8 Gen 3 non supporta tale funzionalità.
Questa aggiunta, resa disponibile probabilmente per errore (dato che inutilizzabile) su OnePlus 12, suggerisce che la OxygenOS 15 è compatibile con la localizzazione dei dispositivi da spenti e lo Snapdragon 8 Elite di OnePlus 13 potrebbe essere la chiave per il supporto hardware di tale funzionalità, supportata appieno dalla scheda di rete FastConnect 7900 (ammesso che i produttori decidano di sfruttarla).
Google ha implementato questi accorgimenti nei Pixel 8 e nei Pixel 9. L’immagine precedente mostra la schermata Trova i tuoi dispositivi offline (al percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy > Strumenti per la ricerca di dispositivi > Trova il mio dispositivo“) di uno smartphone che supporta la localizzazione da spento (Google Pixel 8 Pro) e di uno smartphone che non la supporta (Google Pixel 7 Pro). Nel primo caso è specificato il supporto al rilevamento offline.
OnePlus 13 potrebbe quindi unirsi al ristretto club dei dispositivi che supportano tale funzionalità. Non ci resta che attendere il suo debutto globale, atteso nelle prossime settimane, per scoprirlo.