Sono giornate a dir poco frenetiche per Huawei, tornata protagonista sul palcoscenico internazionale per via del roboante lancio dei nuovi Mate 60 e Mate 60 Pro, smartphone dotati, a sorpresa, di connettività 5G nonostante il ban commerciale statunitense grazie al nuovo chip proprietario Kirin 9000s – con l’inaspettato processo produttivo a 7 nanometri – la cui implementazione ha assunto un significato simbolico enorme per l’azienda e la Cina stessa in quello che alcuni analisti hanno definito uno “Schiaffo in faccia agli USA”.

Ebbene, pare che la rinascita di Huawei non passi solo da questi due modelli bensì il colosso ha svelato due nuovi ambiziosi smartphone: il pieghevole Mate X5 e il Mate 60 Pro+, entrambi dotati di Kirin 9000s. Scopriamoli insieme.

Il pieghevole Mate X5 punta a fare la voce grossa nel settore

Il lancio dei suddetti modelli è avvenuto in sordina, a scapito di voci di corridoio che ipotizzavano un evento di presentazione nel corso del mese; l’azienda ha infatti scelto di far emergere i due smartphone su Huawei Mall senza un evento di lancio dedicato come peraltro accaduto già in passato con altri modelli.

Partiamo dal pieghevole Mate X5 il quale sfoggia un display esterno da 6,4 pollici OLED LTPO con risoluzione di 2504 x 1080 pixel, un rapporto d’aspetto di 21:9 e vetro protettivo targato Kunlun. Aprendo il dispositivo si rivela il pannello da 7,85 pollici anch’esso OLED LTPO con risoluzione di 2496 x 2224 pixel e refresh rate dinamico a 120 Hz. Entrambi gli schermi supportano la gamma colori P3, il dimming ad alta frequenza a 1440 Hz e offrono un sensore per la lettura delle impronte digitali posizionato sulla cornice laterale destra del dispositivo.

Così come avvenuto con i Mate 60, la novità di rilievo è sotto il cofano dove dovrebbe risiedere il famigerato Kirin 9000s; usiamo il condizionale in quanto la presenza di questo chip su Mate X5 non sembra essere cosa certa anche se altamente probabile. Nonostante questo dovrebbe essere quasi certa la presenza del 5G; ciò di cui siamo a conoscenza sono i tagli di memoria RAM, 12 e 16 GB, e lo spazio d archiviazione interno, 512 GB.

Per quanto concerne il comparto fotografico, il foldable sfoggia un sensore da 8 MP anteriore mentre posteriormente, allocati nel modulo circolare, trovano posto il sensore principale da 50 Megapixel, uno ultra grandangolare da 13 MP e un sensore periscopico da 12 MP con stabilizzazione ottica dell’immagine.

Lato software segnaliamo la presenza di Harmony OS 4.0, proprio come sulla famiglia Mate 60.

Tra le altre caratteristiche di rilievo menzioniamo una capiente batteria da 5060 mAh con supporto alla ricarica rapida 66 W cablata e 50 W tramite wireless. Il dispositivo può contare sullo sblocco 2D con riconoscimento facciale, sulla presenza della USB-C 3.1 e resistenza all’acqua IPX8.

Le misure registrate sono di 156,9 x 72,4 x 11,08 mm quando ripiegato su sé stesso mentre 156,9 x 141,5 x 5,3 mm quando completamente aperto; per un peso complessivo di 245 grammi.

Huawei Mate X5 è disponibile in due varianti da 12 o 16 GB di RAM con 512 GB di memoria interna in cinque colorazioni: Feather Black, Feather White, Feather Gold, Green Mountain Dai e Phantom Purple; queste ultime possono vantare un rivestimento posteriore in pelle a differenza delle altre varianti che adottano il classicao retro in vetro.

Tutto tace ancora per quanto riguarda i prezzi e l’eventuale commercializzazione e livello globale, ciò che sappiamo è che sarà disponibile all’acquisto in Cina a partire dal 15 settembre. Vi terremo aggiornati qualora dovessero emergere nuove informazioni.

Specifiche tecniche di Huawei Mate 60 Pro+, spicca il Kirin 9000s e il 5G

Passiamo ora a Huawei Mate 60 Pro+, modello che va a completare la famiglia Mate 60 con un’estetica coerente agli altri modelli ma che conserva un proprio tratto peculiare. Stiamo parlando infatti della composizione del retro del dispositivo realizzata con un particolare processo a doppia tintura del metallo su scala nanometrica che restituisce la sensazione di pennellate materiche le quali, a detta dell’azienda, vogliono simboleggiare la rinascita e l’inizio di una nuova era; un simbolismo che ben rappresenta il momento attuale di Huawei.

L’estetica generale riprende i modelli Mate 60 e adotta un pannello anteriore con bordi curvi su tutti e quattro i lati da 6,82 pollici OLED LTPO con refresh rate dinamico a 120 Hz.

Fa capolino anche qui il Kirin 9000s che apre le porte alla connettività 5G e alle chiamate satellitari. SoC coadiuvato da 16 GB di RAM e memoria interna da 512 GB e 1 TB.

Sul fronte del comparto fotografico segnaliamo il sensore anteriore da 13 MP inserito all’interno di tre fori nel display nei quali trova posto il sistema di riconoscimento facciale tridimensionale. Posteriormente, allocati nel modulo fotografico circolare, segno distintivo della serie Mate 60, risiedono il sensore principale da 48 MP (con apertura f/1.4), uno ultra grandangolare da 40 megapixel e un potente sensore periscopico da 48 MP con apertura f/3.0.

Sul versante dell’autonomia segnaliamo la presenza di un’unità da 5000 mAh con supporto alla ricarica rapida cablata a 66 W. Lato software anche qui ovviamente presente la Harmony OS 4.0, il sistema operativo proprietario del colosso cinese.

Huawei Mate 60 Pro+ sarà disponibile in due colorazioni, beige e nera, mentre non sono emerse informazioni sui prezzi né su un’eventuale lancio globale; vi terremo aggiornati.

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