Il 2022 è stato un annus horribilis per il mercato degli smartphone — e non solo — ma, in mezzo al primato indiscutibilmente ancora nelle mani Samsung e al crollo globale del 12% su base annua, sono state le vendite dei top di gamma a porsi in controtendenza.

Vendite smartphone 2022: spicca la fascia premium

Intendiamoci, il mercato degli smartphone rimane in sofferenza, tanto da aver messo a referto il peggior trimestre di sempre a fine 2022 e da vedere una flessione persino nelle vendite dei pieghevoli, la novità più intrigante degli ultimi anni.

Tornando al 2022, c’è un altro dato molto interessante emerso dall’analisi del report Global Premium Smartphone Market Analysis stilato da Counterpoint: le vendite globali degli smartphone top di gamma — intendendo per tali quelli aventi un prezzo di vendita superiore o uguale a 600 dollari — sono cresciute dell’1% su base annua e, in conseguenza di ciò, sono arrivate a rappresentare il 55% delle entrate complessive del mercato di riferimento.

Detto in altri termini, il segmento premium, che da diverso tempo a questa parte è comunque quello più in salute del mercato degli smartphone, ha rafforzato la propria posizione al punto tale da calamitare più della metà delle entrate globali; al contempo, i flagship sono altresì responsabili di oltre un quinto delle vendite dell’intero mercato.

vendite smartphone premium 2022

Le ragioni della crescita: il punto della situazione

Counterpoint non ha mancato di analizzare e contestualizzare i numeri di cui sopra, dando una spiegazione alla crescita menzionata.

A dispetto delle condizioni complessivamente difficili del mercato nel 2022, i clienti benestanti hanno risentito di meno delle difficoltà macroeconomiche rispetto ai consumatori che si collocano nelle fasce economiche più basse; in conseguenza di ciò, le vendite del mercato premium sono cresciute, laddove quelle delle fasce media e bassa hanno registrato un’importante flessione. In tutto ciò, gli smartphone sono sempre più centrali nella quotidianità dei consumatori, che di conseguenza sono anche maggiormente inclini ad investire cifre più importanti e ad allungare il ciclo vitale dei dispositivi. Si spiega (anche) così il fatto che gli smartphone da 1.000 dollari e più siano stati il segmento dalla crescita più rapida dello scorso anno (38% YoY).

Un altro fattore chiave è stato individuato dai ricercatori nel trend denominato “premiumization”, non solo in mercati maturi come quello nord-americano, ma persino nelle economie emergenti, dove i consumatori, giunti al terzo o quarto device, iniziano ad approcciarsi al mercato premium.

Brand e modelli: da Apple ai Samsung Galaxy S22

Con buona pace degli OEM Android, Apple è stato il produttore dalla crescita più consistente, mettendo insieme un +6% nelle vendite YoY nel mercato premium (che, di fatto, è l’unico in cui Cupertino è presente); tali numeri sono stati altresì frenati dalla produzione a rilento di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max; tra le altre cose, Apple ha tratto vantaggio anche dal declino di Huawei in Cina.

Proprio la debole posizione in Cina è costata cara a Samsung, le cui vendite sono calate del 5% su base annua nel 2022; il colosso sudcoreano ha pagato il lancio della serie Samsung Galaxy S22 — che pure ha raccolto parecchi consensi — in ritardo di circa un mese rispetto alla generazione precedente, ma si è preso il centro della scena grazie agli ottimi smartphone pieghevoli, ancora un riferimento per il segmento.

Guardando agli altri OEM, HONOR ha avuto un 2022 importante soprattutto in Cina grazie alla serie Magic, sulla scia di ciò proverà a farsi valere anche a livello internazionale nel 2023. Quanto a Google, la maggiore attenzione dedicata al segmento premium ha prodotto ottimi risultati grazie agli apprezzati Google Pixel 6 Pro e Google Pixel 7 Pro. Quello passato è stato un anno particolarmente difficile per la maggior parte degli OEM cinesi, soprattutto per via di condizioni poco favorevoli nel mercato di casa.

Alla luce di quanto detto, non stupisce che nel confronto tra OS, iOS abbia avuto la meglio su Android: la mela morsicata ha calamitato i tre quarti delle vendite di smartphone nel mercato premium. Nel caso di Apple, la crescita nei mercati maturi è derivata dagli upgrade dei già clienti addentrati nell’ecosistema della mela, ma neppure le economie emergenti sono state immuni al fascino del brand Apple; questo andamento e la voglia di invertirlo potrebbe aver portato Google a puntare con maggiore decisione sul segmento premium. In questa partita, potrebbe essere la nuova generazione di pieghevoli a guidare la ripresa degli OEM Android.

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