È passata circa una settimana dall’evento Galaxy Unpacked, durante il quale il colosso coreano ha presentato al mondo i suoi nuovi smartphone di punta, i Samsung Galaxy S23. In questo lasso di tempo abbiamo già avuto modo di avere alcune conferme su diverse voci trapelate in precedenza, ma c’è stato anche tempo per fare nuove scoperte.

Galaxy S23 Ultra permette ingrandimenti leggermente maggiori nell’app Galleria

Lo sanno anche i sassi ormai, Samsung nel suo ultimo flagship ha implementato un nuovo sensore fotografico da ben 200 MP, abbandonando quello precedentemente utilizzato da 108 MP nelle precedenti generazioni.

Nonostante ciò, la maggior parte degli utenti potrebbe non notare grandi differenze negli scatti restituiti utilizzando un Galaxy S23 Ultra rispetto a quelli effettuati con un Galaxy S22 Ultra o S21 Ultra, questo perché, per impostazione predefinita, lo smartphone realizza scatti a 12 MP grazie alla tecnologia pixel binning.

Per poter scattare a 200 MP quindi, bisogna apportare qualche modifica nelle impostazioni della fotocamera, cosa che molti utenti sicuramente non faranno essendo già soddisfatti della qualità degli scatti effettuati; ad ogni modo anche scattando a 12 MP il sensore da 200 MP fa il suo sporco lavoro.

Si può notare infatti che, nell’applicazione Galleria, è possibile effettuare uno zoom leggermente maggiore rispetto a quanto consentito in precedenza, senza particolari perdite di qualità rispetto al passato e con meno rumore di fondo nel risultato; ciò è dovuto al nuovo sensore che, anche scattando a 12 MP, permette comunque di avere un livello di dettaglio maggiore che in precedenza.

Samsung ha deciso di adottare il file system EROFS di Huawei

Stando a quanto condiviso da Mishaal Rahman su Twitter, sembra che i nuovi Samsung Galaxy S23 abbiano adottato il file system EROFS sviluppato da Huawei.

Si tratta di un file system più recente per partizioni di sola lettura, con efficienza e velocità maggiori rispetto a EXT4; EROFS è in grado di effettuare una compressione dei dati fino al 25%, rendendo il tempo di lettura delle partizioni significativamente più veloce

Sembra che in passato anche Google fosse intenzionata ad adottare il suddetto file system sulla serie Pixel 7, salvo poi cambiare idea a causa di una regressione nei tempi di avvio di alcune applicazioni come Google Foto; inoltre nei piani iniziali di Big G, il file system EROFS avrebbe dovuto essere un requisito obbligatorio per i dispositivi immessi sul mercato con Android 13, ma anche questo è poi stato accantonato.

I nuovi Galaxy s23 sono già compatibili con il Wi-Fi Calling di TIM

TIM è stato uno dei primi operatori ad introdurre nel Bel Paese il Wi-Fi Calling, tecnologia grazie alla quale è possibile trasferire il traffico telefonico di una chiamata dalla rete cellulare ad una rete wireless, domestica o pubblica che sia, continuando in buona sostanza la telefonata grazie al protocollo VoIP; questa tecnologia risulta utile in tutte quelle situazioni in cui non è presente una buona copertura della rete cellulare, a patto di avere un dispositivo compatibile e abilitato per tale tecnologia.

Qualora siate possessori di uno dei tre nuovi top di gamma di Samsung, sappiate che TIM ha già provveduto ad inserire i Galaxy S23 nella lista dei dispositivi compatibili con il proprio Wi-Fi Calling. L’operatore ha infatti aggiornato la lista in questione, presente sul sito ufficiale, che con l’aggiunta dei nuovi dispositivi di punta del colosso coreano conta adesso un totale di 23 smartphone (in gran parte Samsung), nello specifico: Samsung Galaxy A52 5G, Galaxy A53 5G, Galaxy S20 5G, Galaxy S20+ 5G, Galaxy S20 Ultra 5G, Galaxy S21, Galaxy S21+, Galaxy S21 Ultra 5G, Galaxy S22, Galaxy S22+, Galaxy S22 Ultra, Galaxy S23, Galaxy S23+, Galaxy S23 Ultra, Galaxy Z Flip 3 5G, Galaxy Z Flip 4 5G, Galaxy Z Fold 3 5G e Galaxy Z Fold 4 5G, Xiaomi 12 Pro, Xiaomi 12, Xiaomi 12T, Xiaomi 12 Lite, Oppo A17.

Potrebbe interessarti anche: I Samsung Galaxy S23 sono in grado di alimentarsi bypassando la batteria