Mancano ormai pochi giorni all’evento di lancio ufficiale della serie Google Pixel 6, in programma per martedì 19 ottobre 2021 e le attenzioni di appassionati e addetti ai lavori sono in gran parte rivolte verso una delle principali novità introdotte dal colosso di Mountain View, ossia il processore Tensor, realizzato direttamente da Google.
La scelta del colosso di Mountain View di mettersi in gioco direttamente nel settore dei chip, un po’ come ha fatto anche Apple, con l’obiettivo di riuscire a ottimizzare al massimo la fusione tra hardware e software, suscita grande curiosità e, allo stesso tempo, espone Google al rischio di enormi critiche nel caso in cui dovessero essere riscontrati problemi dagli utenti.
Qualcomm scherza sul processore Google Tensor
Chi non guarda di buon occhio l’operazione fatta da Google è la dirigenza di Qualcomm, un po’ preoccupata che un eventuale successo di Google Tensor possa spingere il colosso di Mountain View ad abbandonare le CPU Snapdragon definitivamente e, allo stesso tempo, invogliare anche altri produttori a fare lo stesso.
In tanti, infatti, vedono in Google Tensor un precedente preoccupante e il team di Qualcomm ha deciso di sfruttare la “moda social della bandierina rossa” per esprimere simpaticamente e pubblicamente su Twitter il proprio dissenso verso la scelta del colosso di Mountain View:
Il nome di Google nel messaggio su Twitter non viene fatto ma la frase “abbiamo deciso di realizzare il nostro SoC invece di usare Snapdragon” non sembra lasciare spazio a dubbi su chi possa “nascondersi” dietro le bandierine rosse di Qualcomm.
Dietro questo simpatico “gioco” fatto da Qualcomm c’è anche chi vede un po’ di paura che l’attuale situazione di leadership dell’azienda nel settore dei processori possa cambiare, magari anche a causa della perdurante crisi che il mercato sta vivendo per la carenza di materie prime.
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