All’interno di un panorama tecnologico in cui la presentazione di due top di gamma l’anno sembra essere diventata la norma, Google prosegue per la sua strada. È accaduto spesso nel corso degli anni che gli uomini di Big G snobbassero mode e consuetudini, dimostrando – a torto o a ragione – di essere impermeabili a quanto avviene fuori da Mountain View.

L’ultima occasione dodici mesi fa con Google Pixel 3 ed in particolare Pixel 3 XL con la sua anacronistica tacca, bersaglio di aspre critiche di una fetta consistente di appassionati. Non sapremo mai se l’insensibile Google sia stata condizionata da quella esperienza o le linee di Google Pixel 4 e Pixel 4 XL, ufficializzati oggi nel corso dell’evento Made by Google, erano già nero su bianco prima di quella piccola rivolta mediatica, ma nei fatti i due nuovi googlefonini, pur distanti dalle esasperazioni odierne, sono due prodotti esteticamente poveri di eccessi.

Google ancora una volta ha scommesso pesantemente sul software, vera primizia della casa. Ciononostante Pixel 4 e Pixel 4 XL esibiscono buona parte del miglior hardware offerto dal panorama tecnologico odierno, pur restituendo la sensazione di non voler strabiliare in quanto a numeri e sigle incomprensibili ai più. Il software vale più dei numeri, è il messaggio di Google.

Caratteristiche tecniche di Google Pixel 4 e Pixel 4 XL

Numeri che, comunque, sono di alto profilo per entrambi. Ecco i prospetti dei due smartphone a cominciare da Google Pixel 4:

  • schermo Smooth Display flexible OLED 19:9 Full HD+ (1080 x 2280 pixel, 444 ppi) da 5,7 pollici, supporto ad HDR, contrasto 100.000:1, frequenza di aggiornamento di 90 Hz, vetro protettivo Corning Gorilla Glass 5
  • SoC octa core a 7 nm Qualcomm Snapdragon 855 da 2,84 GHz di frequenza massima con Pixel Neural Core, modulo di sicurezza Titan M e GPU Adreno 640
  • memorie: 6 GB di RAM LPDDR4x e 64 o 128 GB di storage interno UFS 2.1 (non espandibile)
  • doppia fotocamera posteriore: principale Dual-Pixel stabilizzata otticamente (OIS) ed elettronicamente (EIS) da 12,2 megapixel con apertura f/1.7; teleobiettivo stabilizzato otticamente (OIS) ed elettronicamente (EIS) con zoom ottico 2x da 16 megapixel con apertura f/2.4; dual flash LED, autofocus a rilevamento di fase; video in 4K a 30 fps, con slow-motion a 240 fps a 720p
  • fotocamera frontale a fuoco fisso da 8 megapixel, apertura f/2.0 ed FOV di 90 gradi; video a 1080p e 30 fps
  • sistemi di sblocco: riconoscimento del volto in 3D gestito dal radar Soli (Face Unlock)
  • connettività e sensori: nano SIM + eSIM con 4G VoLTE (CAT 18 in download, CAT 13 in upload, fino a 1,2 Gbps/150 Mbps), Wi-Fi dual band 802.11 ac 2×2 MIMO, Bluetooth 5.0 LE con supporto ad aptX,GPS a doppia banda, GLONASS, Galileo, Beidou, NFC, USB Type-C 3.1, accelerometro, giroscopio, bussola, barometro, sensori di luminosità ambientale, di temperatura colore (Ambient EQ) e di prossimità; no jack audio da 3,5 mm
  • altoparlanti di sistema stereo
  • batteria da 2.800 mAh con ricarica wireless (fino a 10 watt con Pixel Stand altrimenti fino a 5 watt) e rapida a 18 watt (9 volt e 2 ampere) tramite l’alimentatore USB-C fornito in dotazione
  • sistema operativo Android 10
  • dimensioni e peso: 147,1 x 68,8 x 8,2 millimetri (9,3 mm con la fotocamera posteriore), 162 grammi

Le specifiche di Google Pixel 4 XL sono pressoché identiche, fatta ovvia eccezione per quelle legate alle dimensioni:

  • schermo Smooth Display flexible OLED 19:9 Quad HD+ (1440 x 3040 pixel, 537 ppi) da 6,3 pollici, supporto ad HDR, contrasto 100.000:1, frequenza di aggiornamento di 90 Hz, vetro protettivo Corning Gorilla Glass 5
  • SoC octa core a 7 nm Qualcomm Snapdragon 855 da 2,84 GHz di frequenza massima con Pixel Neural Core, modulo di sicurezza Titan M e GPU Adreno 640
  • memorie: 6 GB di RAM LPDDR4x e 64 o 128 GB di storage interno UFS 2.1 (non espandibile)
  • doppia fotocamera posteriore: principale Dual Pixel stabilizzata otticamente (OIS) ed elettronicamente (EIS) da 12,2 megapixel con apertura f/1.7; teleobiettivo stabilizzato otticamente (OIS) ed elettronicamente (EIS) con zoom ottico 2x da 16 megapixel con apertura f/2.4; dual flash LED, autofocus a rilevamento di fase; video in 4K a 30 fps, con slow-motion a 240 fps a 720p
  • fotocamera frontale a fuoco fisso da 8 megapixel, apertura f/2.0 ed FOV di 90 gradi; video a 1080p e 30 fps
  • sistemi di sblocco: riconoscimento del volto in 3D gestito dal radar Soli (Face Unlock)
  • connettività e sensori: nano SIM + eSIM con 4G VoLTE (CAT 18 in download, CAT 13 in upload, fino a 1,2 Gbps/150 Mbps), Wi-Fi dual band 802.11 ac 2×2 MIMO, Bluetooth 5.0 LE con supporto ad aptX,GPS a doppia banda, GLONASS, Galileo, Beidou, NFC, USB Type-C 3.1, accelerometro, giroscopio, bussola, barometro, sensori di luminosità ambientale, di temperatura colore (Ambient EQ) e di prossimità; no jack audio da 3,5 mm
  • altoparlanti di sistema stereo
  • batteria da 3.700 mAh con ricarica wireless (fino a 10 watt con Pixel Stand altrimenti fino a 5 watt) e rapida a 18 watt (9 volt e 2 ampere) tramite l’alimentatore USB-C fornito in dotazione
  • sistema operativo Android 10
  • dimensioni e peso: 160,4 x 75,1 x 8,2 millimetri, 193 grammi

Design di Google Pixel 4 e Pixel 4 XL

Fin dal primo sguardo Google Pixel 4 e Pixel 4 XL appaiono diversi dai discussi predecessori. Pur senza prendere le distanze da alcuni concetti centrali per la linea Pixel come il tasto di accensione e spegnimento a contrasto o le superfici improntate al minimalismo, Google cambia registro e si libera del bistrattato notch di Pixel 3 XL ma non di una generosa cornice superiore, necessaria per contenere l’hardware della tecnologia Motion Sense.

I cambiamenti sono visibili anche sulla superficie posteriore in Gorilla Glass 5, oggetto di una riprogettazione più incisiva per la presenza di un gruppo fotocamere allargato. Questa è una vera rivoluzione per Google, che sembrava determinata a proseguire sulla linea di un sensore singolo per mettere in evidenza le magie del software e che invece si è “arresa” all’integrazione di un secondo obiettivo, un sensore da 16 megapixel capace di ingrandimenti 2x.

Entrambe le superfici sono costituite da vetro anche per consentire il funzionamento della ricarica wireless. I primi fortunati ad aver messo le mani sui nuovi smartphone riferiscono di una finitura superficiale opaca studiata per incrementare il grip con la pelle. Il telaio invece è in alluminio coerente alla tradizione, in colorazione nera a prescindere da quella principale scelta in fase d’acquisto tra le tre disponibili: Just Black, Clearly White e la novità di quest’anno denominata Oh So Orange, purtroppo in edizione limitata e disponibile per il solo Pixel 4 da 64 GB.

Google, evidentemente, ha preferito osare con le colorazioni ed i contrasti optando per un design di base semplice e gradevole allo stesso tempo. Entrambi gli smartphone sono impermeabili IP68, cioè certificati per immersioni fino ad un metro e mezzo di profondità per un massimo di mezz’ora. Ancora una volta assente l’ingresso per il jack audio da 3,5 millimetri.

Di seguito le immagini ufficiali di Google Pixel 4 prima e di Pixel 4 XL poi nelle tre colorazioni.

Software e funzioni di Google Pixel 4 e Pixel 4 XL

È alla voce software che come ogni anno Google si gioca la partita. E come sempre c’è parecchio da dire. I Google Pixel 4, neanche a dirlo, utilizzano Android 10 con i soliti tre anni di supporto software garantiti dal momento del debutto sullo store ufficiale. Sono lontani i tempi dei Nexus e del loro robottino in versione “stock”, pura: i Pixel, questi Pixel, sono stati personalizzati abbondantemente da Google, e se questa non è una novità lo è il fatto che sono pure personalizzabili dall’utente.

Un piccolo spartiacque riguarda infatti la possibilità di dare il proprio tocco all’interfaccia di sistema attraverso i temi: via alle modifiche degli accenti di colore, alla forma e allo stile delle icone, all’impostazione di font diversi. Probabile nei prossimi tempi che per incrementare il catalogo dei temi Google apra la porta agli sviluppatori di terze parti. Novità attesa da molti è quella di poter svolgere la tendina delle notifiche attraverso uno swipe down sulla homescreen, mossa obbligata dall’abbandono del lettore di impronte digitali fisico in favore del complesso sistema di riconoscimento del volto in 3D che può essere sfruttato anche per i pagamenti elettronici, vedi Google Pay e compagnia.

Proprio questa rientra di diritto tra le principali innovazioni portate al debutto da Google Pixel 4 e Pixel 4 XL. Il riconoscimento del volto non è una caratteristica inedita, vero; lo sarebbe, se LG non avesse a listino G8s ThinQ con le sue Air Motion, il sistema che lo gestisce capitanato dal chip Soli (a cui abbiamo dedicato un approfondimento), sfruttato da Google per consentire all’utente di controllare lo smartphone senza tocchi. Attraverso Motion Sense infatti si può silenziare una chiamata o una sveglia, gestire la riproduzione su Spotify e molto altro semplicemente compiendo dei gesti nelle prossimità del radar. Inoltre, volendo, il radar Soli in pochi attimi può sbloccare il dispositivo nel momento in cui rileva un volto conosciuto.

Per essere al servizio dell’utente i nuovi Pixel puntano ancora una volta sulla possibilità di attivare Google Assistant stringendo i “fianchi” dello smartphone; in questo contesto si inserisce il rinnovo dell’assistente vocale, argomento affrontato in questo ed in quest’altro articolo. Le tempistiche per avere anche dalle nostre parti il nuovo Google Assistant tuttavia non sono ancora note.

Ambito molto caro agli utenti su cui Google ha messo pesantemente le mani è quello fotografico, nonostante il livello qualitativo raggiunto negli anni da Google Fotocamera non lo richiedesse. A Mountain View hanno potenziato ulteriormente la Modalità Notte al punto che con i Pixel 4 è possibile cimentarsi nell’astrografia amatoriale: con la collaborazione della GPU, Google Fotocamera riesce ad individuare le stelle e renderle più luminose producendo scatti che hanno dell’incredibile se si tiene conto dell’hardware a disposizione, che è pur sempre quello di uno smartphone.

Google Fotocamera 7.1, inoltre, offre dei controlli doppi per regolare l’esposizione delle porzioni di scena più e meno illuminate, la condivisione rapida dell’immagine appena scattata, un Super Res Zoom fino ad 8x senza perdite di qualità e la possibilità di catturare video tramite una pressione prolungata sul pulsante di scatto. Tra le esclusive dei nuovi Pixel rientrano Live HDR+, che ne mostra gli effetti prima di scattare, e Audio Zoom, capace di amplificare il suono proveniente dalla fonte sonora zoomata. Molte delle “magie” attuali e future sono e saranno merito del nuovo Pixel Neural Core, chip che sfrutta le reti neurali per elaborare e migliorare le fotografie che nei Pixel 4 rimpiazza il precedente Pixel Visual Core. Con il backup illimitato di foto e video in alta qualità offerto da Google Foto, inoltre, i “soli” 64 GB di memoria interna della versione di accesso sono più digeribili.

Al debutto lo Smooth Display, nomenclatura riservata al nuovo schermo dal refresh rate che viene spinto fino a 90 Hz durante giochi e video – ma volendo è possibile bloccarlo sui “classici” 60 Hz per guadagnare un po’ di autonomia. Nel sistema operativo sono stati integrati Google Podcast, Live Caption – dei sottotitoli visibili in ogni schermata e riguardanti qualsiasi traccia audio indirizzata agli output sonori – , un registratore vocale che dà la possibilità di trascrivere la conversazione e Pokémon Wave Hello, un gioco che ben si interfaccia con Motion Sense.

google pixel 4 xl render

Prezzi e uscita di Google Pixel 4 e Pixel 4 XL

I Google Pixel 4 saranno disponibili all’acquisto nelle tre colorazioni previste (Just Black, Clearly White e Oh So Orange, con quest’ultima che è esclusiva della variante standard da 64 GB) a partire dal 24 ottobre, mentre la fase dei preordini è aperta da subito. Gli acquirenti ricevono in regalo un abbonamento di tre mesi al servizio Google One con 100 GB di spazio di archiviazione in cloud.

I prezzi sono una sorpresa gradita: si parte dai 759 euro per Google Pixel 4 nella configurazione con 64 GB di memoria interna, oltre 140 euro in meno sul listino di Pixel 3, mentre servono 859 euro per la variante da 128 GB o per Pixel 4 XL da 64 GB; si colloca al vertice dell’offerta Pixel 4 XL da 128 GB per il quale sono necessari 999 euro. Chi preordina uno dei nuovi Pixel riceve in regalo il Google Nest Hub da 129 euro.