L’accordo però copre un periodo ben più lungo che va dal 2002 al 2015 ed è relativo sia alle unità operative italiane che a quelle irlandesi. Il colosso di Mountain View afferma di aver accettato l’accordo pur ritenendo di aver già pagato correttamente le tasse relative al periodo indicato e verserà nelle casse dell’Erario la cospicua somma di 306 milioni di euro.
Dal canto suo l’Ufficio delle Entrate afferma che per evitare il ripetersi di situazioni simili in futuro verrà stipulato un accordo preventivo con Google affinché sia applicata la corretta tassazione relativa a tutte le operazioni svolte sul territorio italiano