Tra qualche mese la crisi scoppiata tra le autorità governative statunitensi e Huawei compirà un anno ed ancora non è chiaro quanto a lungo dovrà durare il ban commerciale imposto al produttore cinese, che si è subito messo all’opera per correre ai ripari e creare un ecosistema che possa fare a meno dei servizi offerti da Google.

Sono tante le aziende che hanno deciso (o, comunque, dovuto) interrompere i propri rapporti commerciali con Huawei, inclusi alcuni big della tecnologia, come Google, Qualcomm, Intel e Broadcom.

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La collaborazione tra Huawei e Google prosegue per i device più vecchi

Per quanto riguarda il colosso di Mountain View, tuttavia, la collaborazione con Huawei procede per tutti i dispositivi che sono stati certificati prima della fatidica data del 16 maggio 2019.

Ciò significa che tali device possono ancora ricevere gli aggiornamenti di sicurezza, usare senza limiti tutti i servizi di Google e le sue applicazioni e garantire così agli utenti un’esperienza Android normale e completa.

Gli utenti che hanno acquistato uno di tali dispositivi, pertanto, possono dormire sonni tranquilli e continuare ad usarli senza problemi.

Chi ha invece deciso di puntare su uno degli ultimi modelli di Huawei, dovrà affidarsi ai servizi ed all’ecosistema del colosso cinese.