Le auto a guida autonoma di Google sono state progettate per rilevare le anomalie che incontrano, come ad esempio una persona su una sedia a rotelle che insegue un tacchino, situazione verificatasi nella realtà. Le vetture di Google sono in grado di registrare centinaia di oggetti ed eventi contemporaneamente, riuscendo a prevedere quando un altro guidatore si appresta ad effettuare una inversione a U.
Avendo percorso principalmente le strade di San Francisco quello che manca ancora è l’esperienza con neve e ghiaccio e Google intende perfezionare le vetture in modo che siano utilizzabili in qualsiasi situazione. Grazie ai sensori integrati le auto a guida autonoma saranno in grado di riconoscere le sirene di ambulanze e polizia e comportarsi di conseguenza.
Le compagnie assicurative si sono dimostrate entusiaste perché la diffusione di questa tipologia di mezzi ridurrebbe significativamente il numero di incidenti e, di conseguenza, i rimborsi. Prosegue quindi spedita la marcia di avvicinamento al traffico di tutti i giorni delle auto a guida autonoma di Google anche se saranno necessari alcuni anni prima che i test possano dichiararsi conclusi e sia possibile vederle circolare liberamente per tutte le strade del mondo.