Finora il logo del progetto era un semplice quadrato fucsia, mentre ora è stato creato un logo che ricorda il simbolo dell’infinito. Il nuovo logo è accompagnato da un codice più evoluto, disponibile come sempre su Github a questo indirizzo.
Hello World. This is the first tweet sent on a #Fuchsia device (emulator).
— David Yang (@dvdwasibi) 10 marzo 2017
La compilazione del codice sorgente mostra la presenza di un emulatore QEMU che ha permesso di inviare il primo tweet da un dispositivo con Fuchsia a bordo. Tra le applicazioni che possono essere eseguite con l’emulatore troviamo un browser che viene eseguito in una shell utente Armadillo.
Sembra inoltre che il progetto Fuchsia stia crescendo anche per quanto riguarda gli sviluppatori assegnati da Google, visto che sono sempre più gli ingegneri che citano il nuovo sistema operativo nei loro profili Twitter e LinkedIn. Dopo Android e ChromeOS il nuovo progetto potrebbe portare Google a essere una forza dominante anche nel settore IoT e sistemi integrati.