Sono passati diciotto anni ma l’aria carina e insopportabile dei Furby è rimasta la stessa anche se qualcosa è cambiato. Inizialmente il piccolo peluche era dotato di sei sensori che gli permettevano di muovere occhi, orecchie e bocca oltre ad “importunarci” con richieste di attenzioni e cure, quasi più assillante di una fidanzatina.
Con gli anni Furby si è evoluto, acquisendo la capacità di rispondere ad alcuni comandi vocali, diventando due volte più grande del precedessore (a quell’età si cresce molto, è risaputo NdR) e imparando a rispondere a seconda del proprio umore. Per i sui quattordici anni Furby ha ricevuto in regalo due occhi LCD che gli permettevano di assumere nuove espressioni e un’applicazione Android/iOS con un menu, un dizionario italiani/furbish (una strana lingua inventata derivata da cinese, ebraico ed inglese) e una piccola videocamera.
Era dunque scontato che per i suoi diciotto anni Furby cambiasse ancora, diventando Furby Connect. Ancora una volta il fulcro è l’applicazione per Android, che si connette via Bluetooth al Furby e offre video, musica e giochi. L’arrivo di nuovi contenuti sull’app è segnalato da un’antenna posta sul Furby e gli occhi, ancora una volta composti da due schermi LCD, offrono possibilità più avanzate rispetto ai modelli precedenti, che unite ai movimenti animatronic e ai nuovi sensori permettono a simpatico personaggio di assumere una vasta gamma di espressioni.
E quando non ne potrete più di tutta questa tenerezza potrete mandare a dormire il simpatico peluche utilizzando l’apposita mascherina da mettergli sugli occhi, così avrete un po’ di meritata pace. Furby Connect è disponibile in pre-ordine su Amazon USA al prezzo di 99,99 dollari e potrebbe arrivare anche in Italia, magari in tempo per le festività natalizie.