La Samsung Experience è l’interfaccia utente adottata dal produttore sud-coreano sui suoi smartphone Android. Si tratta di una delle personalizzazioni più “pesanti”, specialmente se teniamo conto dei tempi recenti, nei quali sempre più aziende stanno provando a puntare su interfacce più vicine allo stock.

Samsung ha utilizzato per anni la TouchWiz fino alla terza beta di Android 7.0 Nougat per Galaxy S7 e S7 edge, che ha portato al cambiamento di nome: la prima versione della Samsung Experience è stata dunque la 8.0, seguita dalla 8.5 (solo sugli smartphone che hanno ricevuto Android 7.1.1 Nougat, come Galaxy Note 8), la 9.0 (basata su Android 8.0 Oreo) e così via.

Tenete conto che non tutte le funzionalità qui descritte risultano presenti sulla totalità dei modelli di smartphone Samsung Galaxy.

Interfaccia e personalizzazione

L’interfaccia presenta molti cambiamenti rispetto ad Android stock ma mantiene una grafica coerente e molto personalizzabile grazie ai numerosi temi che è possibile scaricare (molti gratuitamente) sullo store. Grazie a quest’ultimo è possibile modificare radicalmente l’aspetto dell’interfaccia (comprese icone, sfondi, always on display, etc. etc.) senza il bisogno di scaricare applicazioni di terze parti. Rispetto alla versione “vanilla” del robottino verde la Samsung Experience è più ricca di funzioni, ma dall’altro lato deve affrontare una maggiore pesantezza che porta, a volte, i dispositivi del produttore a essere leggermente meno rapidi di altri modelli con Android stock.

Le impostazioni risultano relativamente “scarne” a prima vista, con una quantità di menu nella norma e perfettamente in linea con le altre interfacce: è addentrandoci maggiormente nei vari menu che si possono notare le vere “potenzialità” della Samsung Experience. Da una parte questo sistema mantiene una certa chiarezza, dall’altra utenti poco esperti o “pigri” possono non arrivare ad apprezzare fino in fondo le opzioni offerte, magari troppo nascoste. Molto utile la funzione “cercate altro?“, che linka altri impostazioni simili che magari non siete riusciti a trovare.

Il launcher offerto dall’Experience è l’unico componente ad aver mantenuto tracce del precedente nome: si chiama “TouchWiz Home” (anche se nel menu delle app compare come “Schermata Home di Samsung Experience”) e dispone una quantità non eccessiva di opzioni di personalizzazione. Permette ad esempio di scegliere la griglia delle app nella home e nel drawer, scegliere se avere il classico pulsante per accedere a quest’ultimo o utilizzare lo swipe verso l’alto, optare per un comodo swipe verso il basso per aprire il pannello delle notifiche, nascondere applicazioni. Non manca di un badge per le icone delle app con notifiche in sospeso; da Android 8.0 Oreo è anche possibile utilizzare un tocco prolungato per visualizzare le anteprime di queste ultime.

Grosso cambiamento operato con i modelli recenti di Samsung è l’introduzione della barra di navigazione virtuale: si tratta di una sorta di modifica “obbligata”, provocata dalla riduzione delle cornici. La Samsung Experience offre qualche possibilità di personalizzazione anche di tale componente: si può scegliere il colore di sfondo tra alcune tinte, il layout (invertendo i pulsanti indietro e recenti) o anche far scomparire la barra in modo da guadagnare qualche altro pixel di display, utilizzando uno swipe per farla ricomparire solo nei momenti del bisogno. Alcuni modelli (come Galaxy S8/S8 Plus, S9/S9 Plus e Note 8), dispongono di un pulsante press touch, che permette di bypassare la schermata di sblocco passando direttamente, ad esempio, allo scanner dell’iride.

Altra componente importante della Samsung Experience è la modalità Always On Display, che permette di mantenere accesi alcuni pixel dello schermo per avere sempre sotto controllo ora, data, notifiche e batteria residua. Il produttore sud-coreano è stato uno dei primi a introdurla, e grazie ai display AMOLED, utilizzati su praticamente ogni modello della gamma Galaxy, consente di mantenere bassi (ma non inesistenti) i consumi. Anche in questo caso vengono fornite diverse possibilità di personalizzazione (cosa visualizzare, colori, stile).

La schermata delle app recenti mostra le anteprime delle ultime app aperte, ma dalla Samsung Experience 9.0 in avanti è possibile optare per una visualizzazione a elenco, particolarmente utile nel caso si utilizzino molte app. Concludiamo questa sezione con qualche parola sulla tendina delle notifiche, altra componente sensibilmente diversa da Android stock. Anche qui l’Experience permette diverse personalizzazioni: si può scegliere ad esempio l’ordine dei toggle, la griglia di visualizzazione, spostare lo slider della luminosità; i toggle sono dinamici, nel senso che reagiscono in modo diverso in base al tipo di tocco: un singolo tap su quello dei Wi-Fi, ad esempio, non farà altro che accenderlo o spegnerlo, una pressione prolungata porterà invece alle impostazioni dedicate. Dalla Samsung Experience 9.0, basata come detto su Android 8.0 Oreo, è anche possibile posticipare le notifiche.

Funzioni

La Samsung Experience non è solo personalizzazione, ma offre una grande quantità di funzioni aggiuntive: tra queste Bixby, la modalità multischermo, il Filtro Luce blu integrato, le funzioni edge, funzioni intelligenti avanzate, Game Launcher, Samsung Cloud, Smart Switch e non solo.

Bixby è un assistente virtuale avanzato integrato nel sistema che ha fatto il suo debutto con la Samsung Experience 8.0 su Galaxy S8 e S8 Plus. Nel momento in cui scriviamo non è ancora disponibile in lingua italiana, ma è comunque possibile testarlo in inglese (o in coreano se lo conoscete…). L’assistente è capace di riconoscere la nostra voce e svolgere diversi compiti, come ad esempio prendere appunti, promemoria, inviare messaggi (anche WhatsApp), chiamare un contatto, modificare alcune impostazioni, e così via. Gli utenti italiani possono in ogni caso contare su Bixby Home (swipe verso sinistra), una schermata che include contenuti personalizzati (social, meteo, notizie di upday) e Bixby Vision, che riconosce gli oggetti inquadrati con la fotocamera (o nelle immagini).

Altra importante componente della personalizzazione del produttore sud-coreano consiste in un completo multitasking: sugli smartphone Galaxy è infatti possibile utilizzare la modalità multischermo per utilizzare due o più applicazioni contemporaneamente. Le app possono dividere il display in due parti (una sopra e una sotto) oppure essere visualizzate in finestre e ridotte a icona, come se fossero app desktop. Utile anche il doppio tap sul pulsante recenti per passare all’ultima app utilizzata.

Diverse sono poi le funzioni che riguardano il display: troviamo l’opzione “Filtro Luce blu” (programmabile e personalizzabile), per ridurre l’affaticamento degli occhi durante le ore notturne, le funzioni edge, la modalità facile (che aumenta la grandezza degli elementi visualizzati), la possibilità di scegliere le dimensioni dei caratteri e i DPI, e su alcuni modelli la possibilità di impostare la risoluzione (tra HD+, FHD+ e WQHD+).

Vale la pena spendere qualche riga aggiuntiva per le funzioni edge, tra le quali troviamo “illuminazione edge” e “pannello tag edge” (raggiungibili nelle impostazioni). La prima opzione permette di illuminare i bordi del display alla ricezione delle notifiche: è possibile scegliere lo stile, il colore, la trasparenza, la larghezza e le app con cui attivarla. La seconda permette di impostare alcuni pannelli richiamabili tramite swipe in cui inserire, ad esempio, i contatti preferiti, gli appunti, le app più utilizzate, e così via; qui è anche possibile unire le app, in modo da lanciarle direttamente in coppia.

All’interno delle impostazioni è poi possibile trovare alcune funzioni avanzate, come lo standby intelligente (tiene attivo il display se lo stiamo guardando), la modalità a una mano (attivabile anche tramite gesti), il Game Launcher (ordina automaticamente i giochi in un’unica posizione e fornisce funzioni aggiuntive specifiche, come la registrazione della sessione), l’avvio rapido della fotocamera (doppia pressione sul tasto di accensione), l’acquisizione intelligente (per modificare gli screenshot, ritagliarli, condividerli), la chiamata diretta (avvicinando all’orecchio il dispositivo), la notifica intelligente (lo smartphone vibra quando lo solleviamo, se ci sono notifiche), il doppio account (per utilizzare due account separati per la stessa app, come ad esempio WhatsApp), l’ottimizzatore video (che migliora la qualità dell’immagine dei video con colori più intensi). Riguardo gli screenshot, il sistema permette l’acquisizione a scorrimento e identifica automaticamente l’oggetto della schermata inserendolo nel nome.

Nella sezione dedicata al cloud, la Samsung Experience offre la possibilità di effettuare un backup completo del telefono: il piano gratuito Samsung Cloud offre 15 GB di spazio cloud da utilizzare per foto, video, note, contatti, calendario, preferiti del browser, etc. etc. Da non dimenticare infine la gestione della modalità non disturbare, il controllo avanzato del volume e dell’audio, la personalizzazione della vibrazione (anche per quella delle chiamate) e la suite dedicata alla S-Pen sui dispositivi della gamma Galaxy Note.

Gestione dispositivo

La gestione della manutenzione del dispositivo è possibile grazie all’apposita sezione, accessibile dalle impostazioni di sistema. Al suo interno troviamo diversi sotto-menu, dedicati ai vari aspetti del dispositivo:

  • batteria: per scegliere tra tre livelli di gestione energetica, monitorare i consumi e attivare la modalità sospensione per le applicazioni desiderate;
  • modalità prestazioni (disponibile solo sui modelli di fascia alta): per scegliere tra quattro diversi profili (ottimizzata, gioco, svago o alte prestazioni);
  • memoria di archiviazione: per ripulire la memoria interna e tenere sotto controllo lo spazio utilizzato;
  • memoria: per verificare quanta RAM è utilizzata e ripulirla nel caso di necessità;
  • protezione: funzioni anti-malware integrate e possibilità di effettuare una scansione dell’intero smartphone.

Sicurezza e privacy

Oltre all’avvio protetto con sblocco, la crittografia (disponibile anche per la microSD) e il servizio Google Play Protect integrato, disponibili anche su altri dispositivi, la Samsung Experience offre un paio di altre funzioni dedicate alla sicurezza. La prima è Samsung Pass (migliorata con Oreo), una sorta di gestore delle password che velocizza l’accesso ai vari siti o servizi che richiedono nome utente e password attraverso i dati biometrici (impronta digitale o scansione dell’iride), La seconda è Area Personale, uno spazio separato in cui è possibile inserire una copia di applicazioni o file a cui sarà possibile accedere solamente con una password o i dati biometrici.

Per quanto riguarda la privacy, Samsung integra nella sua personalizzazione un dialer telefonico con funzione di black list, id chiamante e protezione dallo spam, che identifica le chiamate da numeri sconosciuti e permette eventualmente di bloccarle.

App e servizi

La Samsung Experience presenta diverse app preinstallate, molte delle quali risultano eventualmente disinstallabili. Restando sulle più utili, si parte da quelle più essenziali, come il dialer telefonico, la tastiera, la fotocamera, la galleria, l’archivio, la calcolatrice, il calendario e l’orologio, per passare a qualcosa di più “avanzato”, come il browser Samsung Internet, molto valido e dotato di integrazione con Samsung Pass, il registratore, lo store Galaxy Apps, Samsung Health (contapassi, calorie, frequenza cardiaca, etc. etc.) e Samsung Notes, un’app per gli appunti piuttosto potente.

Tra gli altri servizi utili meritano una menzione Samsung Smart Switch, un’applicazione di cui abbiamo già parlato nella nostra guida ai backup che facilita notevolmente il passaggio dal vecchio al nuovo smartphone (anche nel caso non siano entrambi dispositivi Galaxy), e SideSync, per condividere le schermate e i dati con il PC.