Dopo qualche mese di silenzio torniamo a occuparci di un nuovo robot aspirapolvere firmato Eureka, e lo facciamo con il J15 Max Ultra, un dispositivo di punta che ha fatto la sua prima comparsa al CES 2025 di Las Vegas, ma che ha cominciato a farsi vedere sugli scaffali e negli store online solo da poco. Abbiamo avuto modo di provarlo a lungo, complice un’agenda ricca di appuntamenti che ci ha fatto apprezzare ancora di più la comodità di un dispositivo in grado di pulire in modo del tutto autonomo. Per diverse settimane, J15 Max Ultra si è occupato della pulizia della nostra casa in modo quasi invisibile, facendosi notare solo nei momenti in cui era necessario aggiungere acqua pulita o svuotare il contenitore dell’acqua sporca.
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Top di gamma sotto ogni punto di vista
Entrando nel dettaglio, si nota subito come Eureka J15 Max Ultra voglia differenziarsi sin dal design, che rompe con la tradizione rotonda di molti concorrenti senza però abbandonare la funzionalità. Il corpo del robot è infatti squadrato, ma con angoli molto morbidi che gli permettono di muoversi agilmente tra mobili e pareti. Questa conformazione si rivela particolarmente utile per pulire gli angoli e le aree più difficili da raggiungere, dove spesso i modelli circolari faticano a ottenere risultati soddisfacenti.
Sul piano delle specifiche tecniche, questo modello spicca per una potenza di aspirazione davvero notevole, pari a 22.000 Pascal, un valore che consente di raccogliere con facilità sia detriti secchi che liquidi. La navigazione è affidata alla tecnologia Lidar SLAM, accompagnata da un sistema avanzato di rilevamento degli ostacoli che ci ha stupiti per precisione e reattività. Il sistema Dual Extension consente l’estensione sia del mocio destro che della spazzola laterale, entrambi progettati per minimizzare l’accumulo di capelli e peli che spesso rendono necessarie lunghe operazioni di manutenzione manuale.
Durante le prove su campo, la spazzola laterale ha dimostrato un’efficienza notevole nel raggiungere i bordi delle stanze e gli angoli più complessi, anche quelli caratterizzati dalla presenza di battiscopa o telai delle porte. Il design del robot, unito alla possibilità di estendere le componenti, gli permette di adattarsi anche a spazi molto stretti, riuscendo comunque a garantire una pulizia profonda e uniforme. Anche i bordi dei mobili, spesso curvi o rientranti, sono stati affrontati con efficacia, e le gambe di tavoli e sedie non hanno rappresentato un problema, anzi, in più occasioni abbiamo notato come il robot riuscisse a muoversi con precisione millimetrica anche in spazi molto ridotti.
Il mocio esterno applica una pressione sul pavimento pari a 8 Newton, valore che si è rivelato sufficiente per affrontare anche le macchie più ostinate, comprese quelle in prossimità dei mobili dove alcuni concorrenti finiscono per lasciare residui. Il comportamento di J15 Max Ultra si è distinto anche in presenza di animali domestici o di persone con capelli lunghi. Due accorgimenti specifici mirano infatti a ridurre al minimo le operazioni di pulizia manuale. La spazzola laterale, denominata DragonClaw, utilizza un principio di forza centrifuga per convogliare peli e capelli verso il centro del robot, dove una spazzola motorizzata provvede a trasferirli nel serbatoio. Una volta tornato alla base, entra in azione il sistema FlexiRazor, che utilizza delle piccole lame per eliminare eventuali grovigli ancora presenti, facilitando così il passaggio successivo dell’aspirazione.
Un altro aspetto curato con grande attenzione è quello dei tappeti. Il robot è infatti in grado di riconoscerli e di modificarne automaticamente il trattamento. Prima li affronta con una passata dedicata, solleva i moci per evitare di lasciare tracce di umidità, e infine incrementa la potenza per aspirare in profondità le polveri annidate tra le fibre, senza però sollevarli o danneggiarli.
Intelligente oltre i limiti
Dal punto di vista tecnologico, Eureka ha inserito in J15 Max Ultra una serie di funzionalità avanzate che elevano notevolmente l’esperienza d’uso. Una videocamera HD frontale, inizialmente pensata per migliorare la navigazione, si rivela utile anche per sorvegliare bambini o animali domestici, offrendo un occhio sempre vigile anche quando ci si trova in un’altra stanza o addirittura fuori casa. Il sistema è in grado di identificare le zone della casa maggiormente frequentate dagli animali, intensificando la frequenza e la potenza delle pulizie in quelle aree, con l’obiettivo di mantenere un livello di igiene sempre elevato.
La vera chicca, però, è rappresentata dal sistema Dual Vision, che combina una fotocamera Full HD con un sensore a infrarossi per offrire un sistema di rilevamento ostacoli tra i più raffinati sul mercato. Grazie alla tecnologia IntelliView, il robot riesce non solo a riconoscere gli oggetti sul pavimento ma anche a identificare la presenza di liquidi, inclusi quelli trasparenti, come l’acqua.
Quando Eureka J15 Max Ultra rileva una macchia liquida, effettua una rotazione di 180 gradi per affrontare la zona con i moci, evitando che la spazzola frontale raccolga il liquido portandolo nel contenitore della polvere. Anche la spazzola laterale rallenta i movimenti, per impedire che schizzi accidentali spargano l’acqua in giro per la casa. Grazie alla combinazione dei due sistemi di visione, quello ottico e quello a infrarossi, il robot è in grado di distinguere con precisione anche le sostanze più insidiose, evitando malintesi o interventi errati.
Nel corso dei test, lo abbiamo messo alla prova con diversi liquidi, tra cui latte, bibite zuccherate e caffè. Il comportamento è stato esemplare. Dopo aver individuato la macchia, il robot è intervenuto rapidamente, tornando poi alla base per risciacquare i panni con acqua pulita. Nel caso del latte, abbiamo assistito a una pulizia distribuita su più passaggi, ciascuno seguito da un ritorno alla base per il lavaggio dei moci. Dopo tre cicli completi, il pavimento era tornato perfettamente pulito, senza aloni, senza residui appiccicosi e senza zone opache attorno alla macchia originale.
Anche il comportamento in presenza di ostacoli si è rivelato ottimo. Abbiamo posizionato di proposito diversi oggetti sul pavimento per valutare la capacità del robot di evitarli senza modificare radicalmente il percorso. Il risultato è stato più che soddisfacente, con una navigazione fluida, precisa e rapida, che ha rispettato la mappa inizialmente definita riducendo al minimo le deviazioni non necessarie.
Un altro test interessante ha riguardato la capacità del robot di affrontare soglie e dislivelli. Abbiamo posizionato una tavoletta di legno da 3 centimetri davanti a un gradino alto 4 centimetri, simulando una doppia soglia. Eureka J15 Max Ultra ha affrontato l’ostacolo senza esitazione, arrampicandosi e raggiungendo una zona della casa che spesso resta inaccessibile per altri modelli.
L’app companion merita una menzione a parte. Ricca di opzioni, consente di personalizzare nel dettaglio ogni aspetto del comportamento del robot, dalla potenza dell’aspirazione alla gestione dei moci, fino alla frequenza di pulizia per stanze specifiche. Chi ama la domotica sarà felice di sapere che J15 Max Ultra è compatibile con i principali assistenti vocali, inclusi Alexa, Google Assistant e Siri, offrendo così la possibilità di gestire la pulizia con un semplice comando vocale.
Stazione evoluta
Anche la base di ricarica è degna di un prodotto di fascia alta. Si occupa in modo autonomo di tutte le attività di manutenzione ordinaria, svuotando il contenitore della polvere, lavando i panni, asciugandoli e gestendo separatamente i liquidi raccolti. L’unica mancanza, che va comunque segnalata, è quella di un serbatoio dedicato alla soluzione detergente. Questa va infatti aggiunta manualmente all’acqua pulita ogni volta, un’operazione semplice ma che altri concorrenti hanno già automatizzato.
La base inizia il suo ciclo riempiendo il serbatoio dell’acqua del robot, poi fa ruotare i moci per eliminare i detriti solidi, che finiscono sulla superficie della base e vengono convogliati verso una bocchetta di aspirazione tramite dei raschietti. Successivamente, i panni vengono risciacquati con acqua calda, asciugati con un getto d’aria calda e infine i liquidi residui vengono trasferiti nel contenitore dell’acqua sporca. Questo approccio consente di mantenere separati i rifiuti liquidi da quelli solidi, riducendo il rischio di intasamenti e minimizzando la necessità di interventi manuali.
I serbatoi dell’acqua sono visibili e facili da estrarre, senza coperchi che ne ostacolino l’accesso. La scelta estetica è comunque curata, con una maniglia a scomparsa e finiture che si integrano perfettamente con il design della base, offrendo un aspetto moderno ed elegante.
Considerazioni finali
Alla fine del nostro lungo periodo di prova possiamo dire che Eureka ha messo a punto un robot completo, intelligente, potente e davvero efficace. L’unica vera lacuna resta l’assenza di un serbatoio per il detergente, ma per il resto siamo di fronte a un prodotto maturo, ben costruito e pronto a soddisfare anche gli utenti più esigenti. Se riuscite a trovarlo in promozione sotto i 1.000 euro, il consiglio è semplice: prendetelo senza esitazioni.
Pro:
- ottime prestazioni
- fantastico con le macchie umide
- ottimo riconoscimento degli ostacoli
Contro:
- manca un serbatoio per il detergente