Recensione Huawei P20 – È il più piccolo tra i top di gamma presentati da Huawei durante l’evento di Parigi del 27 Marzo 2018, tuttavia Huawei P20 sa farsi valere: più economico di Huawei P20 Pro, condivide tante caratteristiche con il dispositivo di fascia altissima dell’azienda, mentre altre sono riprese da Huawei Mate 10 Pro, il phablet top di gamma per la fine del 2017.

Per questi e tanti altri motivi è interessante andare a scoprire pregi e difetti di questo smartphone all’interno della nostra recensione di Huawei P20, device di cui si parla poco visto che l’attenzione dell’utenza è tutta, o quasi, rivolta al modello di punta.

Video recensione di Huawei P20

Hardware & Connettività

Il System on Chip di Huawei P20 è un HiSilicon Kirin 970, dotato di CPU octa core a 2,36 GHz, GPU ARM Mali-G72 MP12 e NPU (Neural Processing Unit) per eseguire algoritmi di intelligenza artificiale. La RAM è da 4GB, purtroppo qui troviamo la prima differenza con Huawei P20 Pro.

 recensione di Huawei P20

La memoria interna è da 128GB UFS 2.1 non espandibile attraverso una MicroSD, dopodiché troviamo Bluetooth 4.2, Wifi a/b/g/n/ac e niente jack da 3.5mm per le cuffie. Fortunatamente nella versione no brand è possibile utilizzare lo smartphone come Dual SIM in dual standby

La ricezione del segnale telefonico è nella media dei migliori top di gamma attualmente presenti sul mercato, tuttavia non sembra essere il migliore in assoluto, Huawei sotto questo punto di vista si è fatta raggiungere negli anni dalla concorrenza. Audio in chiamata ottimo attraverso la capsula auricolare, più che buono in vivavoce.

Prestazioni

Huawei P20 è veloce come un qualsiasi top di gamma degli ultimi anni, ma sembra essere leggermente leggermente più lento di un Mate 10 Pro, da un lato potrebbero essere i 2GB in meno, dall’altro probabilmente c’è qualcosa nel software ancora da ottimizzare.

Esistono, quindi, smartphone più reattivi sul mercato, soprattutto se guardiamo ai device con software stock, tenendo sempre in conto che si tratta di dettagli spesso di poco conto.

Ergonomia, Design & Materiali

Huawei P20 è uno di quegli smartphone che ultimamente si vedono poco in giro: compatto e facilmente utilizzabile con una mano, ovviamente è un 18:9 di conseguenza riusciamo a scrivere sulla tastiera facilmente senza l’ausilio di una seconda mano, ma non arriviamo agli angoli più alti.

Purtroppo la certificazione contro acqua e polvere in questo caso è solo IP53, mentre i materiali sono identici a quelli utilizzati con Huawei P20 Pro: vetro specchiato nella parte posteriore e alluminio lucido per la scocca, purtroppo anche in questo caso non sembra essere molto resistente visto che si è graffiato con facilità.

 recensione di Huawei P20

Davanti c’è il sensore delle impronte digitali, incastonato nel bordo inferiore: funziona benissimo e risulta sempre veloce e affidabile, su Huawei P20 è anche più semplice da utilizzare vista la larghezza ridotta dello smartphone. Per fortuna può essere utilizzato anche per muoversi all’interno dell’interfaccia con alcune gesture, questo vi permette di fare a meno della barra di navigazione: a questo punto viene naturale chiedersi come sarebbe stato avere due tasti soft touch ai lati del sensore, come si era soliti fare qualche anno fa.

Huawei P20 ha il notch, probabilmente se state leggendo questa recensione sapete che si tratta della famosa “gobba”, o sarebbe meglio dire rientranza del bordo superiore del display presente anche su Essential Phone e iPhone X.

 recensione di Huawei P20

Huawei, però, ha inserito una bella funzione software che permette di nascondere il notch grazie a una barra nera, in questo modo quella parte del display resta attiva, con le notifiche e l’orologio, in generale però la sensazione di avere uno smartphone esteticamente ispirato ad iPhone X resta.

Oltre allo sblocco con il sensore delle impronte è presente anche quello con il volto, ben funzionante in condizioni di illuminazione buone e standard, più lento sotto la luce diretta del sole, quando indossiamo occhiali o in condizioni difficili. Tuttavia è uno sblocco in più che possiamo anche evitare di utilizzare vista la presenza del sensore di impronte frontale.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Huawei P20 è un’unità da 5.8 pollici LCD con luminosità che arriva fino ai 770 nits, non male soprattutto se consideriamo la tecnologia utilizzata per il pannello. I colori sono ben resi, piuttosto accesi e i neri profondi, non assoluti visto che non siamo di fronte a un OLED. Il pannello di questo smartphone, in breve, è la dimostrazione che anche un LCD con risoluzione FullHD+ può difendersi a meraviglia se ben fatto.

 recensione di Huawei P20

L’audio non è in linea con il resto dello smartphone e del panorama attuale dei top di gamma, viene utilizzato solo lo speaker lungo il bordo inferiore e la resa è diversa se utilizziamo diversi livelli per il volume. La resa migliore la si ha utilizzando un livello “medio-alto”, tuttavia c’è un’equalizzazione carente e in generale una qualità e una potenza di suono non molto alta.

Fotocamera

Siamo arrivati a una sezione fondamentale della recensione di Huawei P20: purtroppo il comparto fotografico sulla carta non è quello di Huawei P20 Pro, troviamo una doppia fotocamera di cui una RGB da 12MP f/1.8 e un’altra Black and White da 20MP f/1.6 che, come sempre, lavorano insieme.

Di giorno abbiamo ottimi risultati, ma qui ormai siamo su livelli abbastanza vicini tra loro con tutti i top di gamma, molto buona la gestione delle luci e la resa dei colori generale, c’è però un livello di nitidezza sempre troppo alto che tende ad essere un problema in determinati contesti con molti dettagli.

 recensione di Huawei P20

Buono l’effetto ritratto, ma non ai livelli dei migliori perché c’è un po’ di difficoltà di troppo nell’andare a scontornare i soggetti, anche se talvolta si riescono a tirar fuori dei buoni risultati da social.

Un plauso è dovuto agli algoritmi di intelligenza artificiale: di giorno con paesaggi è molto interessante avere la possibilità di enfatizzare i colori grazie alla scena automaticamente riconosciuta e denominata “cielo blu”, lo stesso accade ad esempio nel fotografare la natura o i fiori. Tuttavia bisogna stare attenti, questi algoritmi sono un’arma a doppio taglio, spesso vi aiutano mentre qualche volta la scena non viene riconosciuta in modo corretto e può darvi risultati non voluti, fermo restando che basterà toccare sulla croce per tornare alla modalità standard. Questo a parer nostro toglie un po’ di immediatezza.

 recensione di Huawei P20

Quando la luce cala i risultati bene o male sono quelli di Mate 10 Pro, foto buone ma non al top, con una percentuale di scatti problematici per via del rumore, qui però abbiamo un’arma in più: presente come su P20 pro la modalità notturna che si serve dalla stabilizzazione basata sull’intelligenza artificiale per permettervi di avere foto con quattro secondi di esposizione o più a mano libera.

Il software, entrando nel dettaglio, cerca di predire i movimenti attraverso algoritmi di “motion detection” riuscendo a stabilizzare la ripresa in maniera importante. Attenzione però, perché la modalità notturna funziona perfettamente ovviamente con soggetti statici, con quelli in movimento è impossibile ottenere scatti utilizzabili per ovvie ragioni.

No dimentichiamo però che c’è una differenza importante con P20 Pro, qui il sensore non ha una matrice Quad Bayer che permette di fondere quattro pixel in uno, per questo motivo le foto di sera sia in modalità standard che in quella notturna sono leggermente peggiori rispetto a Huawei P20 Pro.

Video e fotocamera frontale

Ovviamente la stabilizzazione con AI aiuta molto anche nei video che sono sempre ben stabilizzati, forse è il migliore in questo senso, nonostante la qualità non sia al top soprattutto con la luce che cala e ci sia qualche aberrazione di troppo.

Huawei P20 permette anche di registrare video slowmotion fino a 960fps, qui però non c’è un software che rileva automaticamente il movimento ma dovremo essere noi a cogliere l’attimo. Nonostante ciò, se siete bravi, il risultato sarà di tutto rispetto e talvolta molto suggestivo.

La fotocamera frontale è ancora distante dai migliori, foto troppo sovraesposte in buona parte dei casi e quasi sempre con un effetto bellezza attivo anche se di fatto il livello nel software è a 0.

Batteria & Autonomia

La batteria è decisamente uno dei punti di forza della recensione di Huawei P20: la capacità è da 3400mAh e grazie ad essa riusciamo a raggiungere abbastanza agevolmente le 5 ore di schermo acceso durante una giornata di utilizzo. Uno degli aspetti migliori è la gestione in standby, consuma davvero poco quando il display è spento, questo ci permette di andare oltre la giornata standard se utilizziamo lo smartphone in maniera più pacata.

 recensione di Huawei P20

Difficile trovare altri top di gamma sotto i 5.9 pollici che riescono a raggiungere l’autonomia di questo Huawei P20, promosso a pieni voti sotto questo punto di vista.

Software

Huawei P20 ha un software completo basato su Android 8.1 Oreo e EMUI 8.1. Tra gli aspetti positivi non possiamo non citare la presenza di tante app dedicate all’utente, che permettono un utilizzo dello smartphone a 360 gradi senza scaricare molto altro dal Play Store.

 recensione di Huawei P20

Persiste ancora una certa somiglianza con iOS a causa di piccoli dettagli come l’animazione dello sblocco con il volto, la tacca che sostituisce la barra di navigazione o gli effetti ritratto con la fotocamera. Sarebbe, però, scorretto non dire che siamo di fronte a una delle migliori personalizzazioni degli OEM su Android.

In conclusione

Concludiamo la recensione di Huawei P20 constatando che ci troviamo di fronte a un netto miglioramento rispetto a Huawei P10, lo smartphone va a posizionarsi esattamente al centro tra Huawei P20 Pro (qui la recensione) e Mate 10 Pro ma in dimensioni compatte. La batteria e la stabilizzazione della fotocamera sono sicuramente i punti di forza di questo smartphone, tuttavia lascia un po’ l’amaro in bocca non avere lo stesso comparto fotografico della versione Pro.

 recensione di Huawei P20

Fortunatamente, però, Huawei P20 costa più di 200 euro in meno rispetto alla punta di diamante della casa cinese, il prezzo ufficiale è di 679 euro, ma l’impressione è che sia uno di quegli smartphone destinati a diventare dei best buy, grazie alle offerte con gli operatori e al mercato online.

 

Altre offerte

Pagella

9.3
Display
9.0
Ergonomia
9.3
Hardware
9.3
Software
8.4
Batteria
9.4
Fotocamera
8.2
Qualità/prezzo
10
Materiali
7.8
Audio
9.0
Esperienza Utente
9.0