A livello globale infatti la velocità media della rete Internet sale dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, attestandosi sui 5,1 Mbps, in crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Leader mondiale rimane sempre la Corea del Sud, patria di Samsung, con una velocità media di 20,5 Mbps, mentre Svezia, Norvegia e Svizzera seguono a ruota con velocità tra i 16 e i 17Mbps.
L’Italia recupera un paio di posizioni a livello mondiale, salendo al cinquantaduesimo posto con 6,5Mbps, il 18% in più rispetto allo scorso anno, ma a livello EMEA rimane al 23° posto. A livello globale cresce il numero di connessioni con velocità media superiore ai 25Mbps mentre l’Europa si conferma in forte crescita nell’adozione della banda larga, anche se l’Italia non è tra i paesi più evoluti sotto questo punto di vista.
Nel nostro paese infatti solo il 71% delle connessioni sono a banda larga, contro, ad esempio, il 94% della Romania o il 90% dell’Ungheria. Il Portogallo, grazie alle nuove connessioni in fibra, aumenta notevolmente la percentuale di connessioni oltre i 25Mbps, dimostrando di adeguarsi velocemente all’evoluzione tecnologica.
Per contro l’Italia non riesce a salire sopra il 10% nel tasso di adozione dell’high broadband e tra i paesi EMEA è l’unica insieme a Turchia, Sud Africa ed Emirati Arabi Uniti. Servono quindi ulteriori investimenti da parte degli operatori nel nostro paese per migliorare la nostra situazione che in qualche modo ci relega tra i peggiori paesi tra quelli “sviluppati”, superata a volte da paesi che consideriamo meno evoluti dal punto di vista tecnologico rispetto al nostro.