In questo modo sarà possibile evitare gli abusi da parte degli utenti e chiedere un opt-out da parte di un operatore, sulla cui decisione dovrà comunque deliberare il regolatore nazionale. Nel caso in cui un utente dovesse utilizzare maggiormente il roaming all’estero invece che nel proprio Paese, potranno essere applicate tariffe aggiuntive di 19 centesimo al minuto, 20 centesimi al MB e 6 centesimi per gli SMS.
Ovviamente gli utenti potranno dimostrare di avere particolari interessi all’estero come questioni lavorative, di studio o affetti familiari che li portano a risiedere spesso in altri paesi e a utilizzare maggiormente il roaming. Le compagni telefoniche europee potranno comunque chiedere una deroga (opt-out) per adeguare il proprio modello di business nel caso dovessero dimostrare che l’applicazione delle nuove normative comporterebbe perdite di denaro.
L’appuntamento è dunque fissato per il 15 giugno anche se non tutti gli operatori potrebbero essere pronti e presenti.