Samsung vuole alimentare una nuova fase della contesa con Apple e i brand cinesi. E, per riuscirci, si prepara a sferrare il suo attacco con il prossimo Galaxy S26 Ultra, uno smartphone che – tra gli altri aspetti caratteristici – dovrebbe vantare anche la presenza di una tecnologia di display mai così raffinata e, si dice dalle parti di Seul, in grado di mettere in secondo piano anche l’iPhone 17.

Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dalla Corea del Sud, infatti, il colosso tecnologico starebbe lavorando a un pannello OLED di nuova generazione che promette di essere più luminoso, più sottile e più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle generazioni precedenti.

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Una tecnologia display senza precedenti per avere la meglio di Apple

A costituire l’elemento di maggiore interesse in questo ambito è l’adozione della tecnologia M14 OLED, integrata a quella CoE (Color-filter-on-thin-film-encapsulation): una combinazione che dovrebbe costituire un salto generazionale molto significativo rispetto ai materiali M13 utilizzati nelle serie Galaxy S24 e S25, segnando il primo upgrade sostanziale in tre anni per la linea flagship di Samsung.

La tecnologia CoE, già implementata sui dispositivi pieghevoli Samsung a partire dal Galaxy Z Fold 3, farebbe dunque il suo debutto sugli smartphone “tradizionali” proprio con il Galaxy S26 Ultra, eliminando in essi lo strato polarizzatore ordinario, e sostituendolo con un filtro colore integrato direttamente nell’incapsulamento del sottile film protettivo. Ma con quali vantaggi?

L’eliminazione del polarizzatore tradizionale porta con sé numerosi benefici tecnici che si traducono in un’esperienza utente sicuramente più soddisfacente. Innanzitutto, la rimozione di questo strato riduce significativamente lo spessore complessivo del pannello, contribuendo a un design più elegante e maneggevole. Più importante ancora, questa modifica aumenta drasticamente la trasmittanza luminosa del display, permettendo di raggiungere livelli di luminosità superiori con un minor consumo energetico.

Il nuovo sistema utilizza inoltre il Pixel Define Layer (PDL) di colore nero che assume la funzione di prevenire le riflessioni interne, mantenendo così i vantaggi dello strato polarizzatore eliminato. Una soluzione ingegneristica che consente di ottenere una riproduzione cromatica ancora più avanzata grazie all’utilizzo del filtro colore. L’efficienza luminosa aumentata si traduce in una maggiore durata della batteria e una vita utile più lunga del pannello OLED.

Non tutti i modelli della gamma S26 adotteranno la novità

Tuttavia, non tutti i modelli della futura serie Galaxy S26 potranno beneficiare di questi avanzamenti tecnologici.

Secondo diverse fonti del settore, infatti, la tecnologia M14 OLED e CoE sarà esclusiva del modello Ultra, mentre il Galaxy S26 Pro e il Galaxy S26 Edge continueranno a utilizzare i materiali M13 della generazione precedente. Se tale notizia dovesse trovare conferma, si tratterebbe di una frattura piuttosto importante rispetto alla strategia di Apple, la cui intera serie iPhone 17 dovrebbe adottare display M14, posizionando potenzialmente i modelli intermedi Samsung in una situazione di svantaggio competitivo rispetto alla concorrenza di Cupertino.

Ad ogni modo, c’è un elemento che dovrebbe apportare un beneficio per Samsung: l’implementazione della tecnologia CoE sul Galaxy S26 Ultra è una mossa per anticipare Apple nell’adozione di questa innovazione. Secondo le analisi di mercato, la casa di Cupertino starebbe pianificando l’introduzione della tecnologia CoE per la serie iPhone 19, prevista per il 2027 in occasione del ventesimo anniversario dell’iPhone. Una simile tempistica – tutta da confermare – permetterebbe a Samsung di guadagnare un vantaggio di almeno due anni, posizionando il Galaxy S26 Ultra come il primo smartphone convenzionale a beneficiare di questa tecnologia avanzata.

Insomma, l’introduzione di questa tecnologia sul Galaxy S26 Ultra potrebbe ridefinire gli standard del segmento premium degli smartphone. Tuttavia, la strategia di Samsung di limitare queste innovazioni al solo modello Ultra solleva interrogativi sulla competitività dei modelli intermedi. Se infatti è vero che il Galaxy S26 Ultra punta a posizionarsi come uno dei display più avanzati sul mercato, i modelli Pro e Edge potrebbero trovarsi in difficoltà nel confronto diretto con la concorrenza, particolarmente con gli iPhone 17 che dovrebbero beneficiare tutti della tecnologia M14.