Per chi ha seguito la saga dei Sony Xperia, non è certo una novità che il produttore giapponese sia stato storicamente molto conservatore sul design dei suoi smartphone: le linee sono rimaste fedeli a sé stesse per anni, con poche variazioni e una riconoscibilità quasi “vintage” nel panorama Android. Eppure, i primi segnali di cambiamento sembrano arrivare davvero: secondo indiscrezioni raccolte da PhoneArena e riprese dopo i primi leak apparsi su Amazon Giappone, Sony sarebbe pronta a modificare il design della prosima generazione Xperia 10 VII, passando a una disposizione orizzontale delle fotocamere, abbandonando per la prima volta in sei anni la classica impostazione verticale.
Non si tratta di una rivoluzione radicale, ma per un marchio che ha sempre puntato sulla coerenza estetica è un segnale forte. Allo stesso tempo il frontale dovrebbe restare invariato, con la tipica impostazione Sony e nessuna novità rispetto alle generazioni precedenti.
Dopo anni di design immutato, Xperia prova a cambiare
Presentato ufficialmente a maggio, Xperia 1 VII rappresenta l’ennesima iterazione della serie top di gamma Sony: un prodotto pensato per distinguersi grazie a display LTPO OLED da 6,5” FHD+, refresh variabile fino a 120Hz e tecnologie proprietarie per la luminosità, con una grande attenzione anche all’audio (speaker stereo migliorati, Hi-Res, LDAC, jack da 3,5mm). Sul fronte fotografico Sony ha calato il tris: sensore principale e ultra-wide da 48MP, tele periscopico da 12MP, tutte ottimizzate anche per condizioni di luce difficili e con algoritmi AI sempre più evoluti, mutuati dalla divisione Alpha. Il SoC Snapdragon 8 Elite, 12GB RAM e 256GB UFS 4.0 garantiscono potenza e fluidità, mentre la batteria da 5.000mAh promette due giorni di autonomia. La politica di supporto software prevede quattro major update Android e ben sei anni di patch di sicurezza.
Il prezzo in Europa si è attestato intorno ai 1.499€. Tuttavia, la presenza del dispositivo sul mercato europeo è stata subito segnata da ombre e incertezze: tra ritardi nei preordini, difficoltà di distribuzione e una presenza sempre più fragile di Sony nei negozi fisici, la domanda rimane se davvero sia ancora sostenibile la strategia Xperia fuori dal Giappone.
Chi ha seguito i nostri precedenti articoli ricorderà come, a giugno, Sony abbia cancellato in modo improvviso diversi preordini dell’Xperia 1 VII in Europa, senza fornire spiegazioni ufficiali: tra le ipotesi, una domanda sottostimata o problemi logistici. Fortunatamente, molte prenotazioni sono state onorate, ma l’episodio ha destato parecchi dubbi tra fan e addetti ai lavori. Subito dopo, a metà luglio, è arrivata la conferma che Sony avrebbe progressivamente ritirato la propria attività mobile dai principali mercati europei, lasciando la distribuzione fisica solo a Germania e Regno Unito, con focus assoluto sulla vendita online tramite Amazon e lo store ufficiale. In Finlandia, ad esempio, Xperia 1 VII non è stato nemmeno reso disponibile – una tendenza che si ripete ormai in molti paesi europei.
La svolta: Sony non abbandonerà Xperia, ma cambia strategia
Questo riposizionamento strategico nasce anche dall’altissima competizione con Apple, Samsung e i marchi cinesi, che hanno reso durissima la sopravvivenza di brand outsider nel settore smartphone: Sony ufficialmente parla di “valutare la redditività dei mercati”, lasciando intendere di voler presidiare solo le nicchie dove ancora la community è realmente attiva e fedele, come fotografi, videomaker e veri appassionati del brand.
Nel mezzo di polemiche e ipotesi di ritiro definitivo, anche in agosto Sony ha ribadito pubblicamente la propria volontà di non abbandonare il mercato smartphone, ma di continuare con una strategia sempre più orientata al supporto, all’aggiornamento e alla vendita online, destinata a una clientela selezionata e a nicchie di appassionati. La produzione stessa cambierà radicalmente: dal 2025, infatti, la gamma Xperia non sarà più realizzata negli storici stabilimenti interni Sony, ma verrà affidata a produttori OEM, garantendo comunque la scelta diretta dei materiali, il controllo qualità e il software proprietario. Per l’utente finale, le differenze dovrebbero essere minime e anzi Sony promette maggiore rapidità negli aggiornamenti e nelle spedizioni.
Lo scenario che si delinea è quello di un marchio meno popolare tra i consumatori mainstream, più invisibile nei negozi fisici ma potenzialmente ancora vivo tra chi cerca dispositivi «fuori dal coro», con display premium, comparto fotografico di livello, software pulito e aggiornato a lungo.
Come avevamo già analizzato nelle nostre precedenti news sulla cancellazione dei preordini e sulla riduzione della distribuzione, Sony sta vivendo una complessa fase di transizione: la crisi commerciale non ha smorzato l’attenzione ai dettagli tecnici e all’esperienza d’uso, ma la sostenibilità a lungo termine resta una grande incognita. Nei prossimi mesi vedremo se la scelta di concentrarsi su online e produzioni di nicchia riuscirà a salvaguardare la divisione mobile, permettendo a Xperia di sopravvivere come punto di riferimento per i veri intenditori.