Google ha compiuto qualche interessante passo in avanti per aiutare gli utenti sensibili al flickering dei display OLED. Con la serie Pixel 10 Pro, infatti, l’azienda di Mountain View introduce una nuova impostazione dedicata agli “occhi sensibili“, che dovrebbe ridurre l’affaticamento visivo causato dalla modulazione PWM degli schermi.
Google Pixel 10 Pro XL, 512GB
Offerta + sconto automatico di 100€ al check-out (in fase di pagamento)
Il problema degli schermi OLED
Per comprendere quale sia il miglioramento introdotto da Google, bisogna ricordare che i display OLED sono certamente apprezzati per i neri profondi e i colori ricchi, ma nascondono un problema spesso sottovalutato: il flickering causato dalla dimmerazione PWM.
In altri termini, la tecnologia di questi display funziona accendendo e spegnendo rapidamente lo schermo per controllare la luminosità. Sebbene sia invisibile a occhio nudo nella maggior parte dei casi, può favorire l’affaticamento oculare, mal di testa o sintomi peggiori negli utenti sensibili al tremolio.
La nuova funzionalità dovrebbe cercare di contenere il problema: anticipata lo scorso giugno, quando si era scoperto che Google stava preparando un’opzione PWM a 480Hz per i modelli Pixel 10 Pro e Pro XL, ora è stata vista in azione da parte di alcuni utenti che hanno potuto mettere le mani sul Pixel 10, confermando che i modelli Pro includono un’impostazione di accessibilità che regola la luminosità per occhi sensibili.
Non tutti gli smartphone ne saranno dotati
L’attivazione di questa opzione raddoppia la frequenza PWM da 240Hz a 480Hz, con un miglioramento che dovrebbe aiutare ad alleviare l’affaticamento per alcuni utenti.
Tuttavia, da quanto è stato finora reso noto, la disponibilità di questa opzione è limitata e non tutti gli smartphone ne saranno dotati: il Pixel 10 Pro Fold supporta per esempio l’opzione solo sul display interno, mentre il Pixel 10 base ne rimane completamente privo.
Un passo avanti ma… basterà a colmare il gap con la concorrenza?
Sebbene rappresenti un progresso atteso da tempo, questo miglioramento non dovrebbe permettere a Google di colmare il gap rispetto alla concorrenza. Altri produttori offrono già frequenze molto più elevate: OnePlus raggiunge i 2.160Hz, mentre HONOR arriva fino a 4.320Hz, valori che sono molto più efficaci nell’eliminare completamente il flickering.
Insomma, sebbene si tratti di un cambiamento positivo, non è forse il salto di qualità che alcuni utenti speravano di leggere, pur costituendo la prima evoluzione significativa per Google su questo fronte negli ultimi anni. Per gli utenti sensibili al flickering che aspettavano una soluzione da parte di Google, si tratta pertanto di un primo passo nella direzione giusta, anche se parziale e limitato ai modelli più costosi della gamma.