Non è raro che smartphone e app molto diffusi si scontrino con bug tanto specifici quanto persistenti, e quello che sta affliggendo alcuni Google Pixel ne è un esempio lampante; da tempo, e ormai con frequenza costante, diversi utenti segnalano un problema che rende i messaggi vocali di WhatsApp registrati sui Pixel estremamente bassi di volume, al punto da risultare difficili da ascoltare senza aumentare al massimo l’audio.

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Un bug diffuso affligge i messaggi vocali di WhatsApp registrati dai Pixel

Il malfunzionamento, inizialmente sporadico, sembra essersi consolidato a partire dal Pixel 9, ma in realtà coinvolge un’ampia gamma di modelli, dalle segnalazioni emerse in rete infatti anche i dispositivi delle precedenti generazioni sarebbero colpiti. La problematica non sembra legata a una singola versione del sistema, si verifica infatti sia con firmware meno recenti che con l’ultima patch di sicurezza di agosto 2025.

L’effetto è chiaro, chi registra un messaggio vocale lo sente a un livello molto basso e lo stesso vale per il destinatario, costretto a compensare manualmente con il volume del dispositivo; il confronto diretto tra un messaggio inviato e uno ricevuto mostra differenze notevoli nella traccia audio.

Ad aggravare la frustrazione degli utenti c’è il fatto che non esiste una soluzione temporanea, nessun trucco noto, riavvio o cambio di impostazioni sembra risolvere la situazione e, almeno per ora, né Google né WhatsApp hanno riconosciuto pubblicamente il problema o indicato di essere al lavoro su una correzione.

Questa incertezza rende difficile capire chi debba intervenire, potrebbe trattarsi di un bug lato sistema legato alla gestione dei microfoni dei Pixel, oppure di un’incompatibilità con la modalità di registrazione di WhatsApp.

Al momento dunque, l’unica cosa certa è che il bug è reale e alquanto diffuso, ma non ci sono tempistiche note per un fix; gli utenti Pixel che usano spesso i messaggi vocali su WhatsApp dovranno quindi convivere con questo inconveniente, sperando che un futuro aggiornamento (lato Android o lato app) possa finalmente risolvere il problema.